Rapporti commerciali proficui, investimenti da rafforzare e intesa sul contrasto all'immigrazione clandestina. Per la seconda volta nel giro di sei mesi Giorgia Meloni ha ricevuto Viktor Orban a Palazzo Chigi e sono stati diversi i temi di cui hanno discusso. Il bilaterale di questo pomeriggio è stata un'occasione per fare il punto sulle relazioni tra Italia Ungheria, sul ruolo di cerniera diplomatica che la premier italiana può svolgere insieme all'omologo ungherese, ma anche sui tentativi di puntellare le istituzioni europee, anche in viste delle relazioni che la stessa nuova Commissione Ue dovranno stabilire con l'amministrazione di Donald Trump che entrerà in carica alla Casa Bianca a fine gennaio: e qua molte cose potrebbero cambiare, sul fronte delle guerre ma non solo (vedesi alla voce dazi). A tutto questo va sommata poi la concomitante parabola discendente dei governi di Francia e Germania, con Emmanuel Macron e Olaf Scholz alle prese rispettivamente con la crisi di governo a Parigi e con le imminenti elezioni anticipate a Berlino.
Dopo avere incontrato Papa Francesco in mattinata, presso la Santa Sede, Orban si recato nell'edificio istituzionale dell'esecutivo italiano poco dopo le ore 15.30 accolto direttamente da Meloni nel cortile di Chigi. Un'ora e mezza abbondante di faccia a faccia al termine del quale il leader ungherese ha subito lasciato piazza Colonna. Nel comunicato congiunto si afferma che la presidente del Consiglio si è congratulata con il suo omologo per la riuscita della presidenza semestrale di turno del Consiglio dell'Unione europea, in particolare "per l'adozione della dichiarazione di Budapest sulla competitività", oltre all’apertura del primo capitolo "dei negoziati di adesione con l'Albania e i progressi fatti con Bulgaria e Romania per quanto riguarda l'ampliamento dell'area Schengen".
Facendo seguito ai colloqui nel corso dell'ultima visita a Roma di Orban lo scorso giugno, i due capi di governo hanno ribadito l'impegno a "promuovere ulteriormente il partenariato bilaterale" e hanno altresì espresso soddisfazione per i "proficui rapporti commerciali" - con scambi dal valore di 14 miliardi di euro nel 2023 - nonché la volontà di "rafforzare ulteriormente gli investimenti e il commercio, soprattutto nei settori delle infrastrutture e dell'energia". C'è inoltre il desiderio di continuare a consolidare il dialogo politico e a coordinarsi reciprocamente sui principali temi internazionali. In particolare, hanno discusso della situazione in Medio Oriente, del loro sostegno "a una pace giusta e duratura in Ucraina basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale", e del loro impegno per la ricostruzione in vista della prossima Ukraine Recovery Conference che sarà ospitata dall'Italia nel luglio 2025.
Nella nota ufficiale viene inserita anche la soddisfazione di entrambi sull'"eccellente livello di cooperazione raggiunto in ambito Nato nei settori della sicurezza e della difesa": in particolare attraverso il supporto al battaglione multinazionale a guida ungherese da parte delle Forze Armate italiane (260 soldati). Meloni e Orban hanno confermato che continueranno a garantire la presenza a supporto delle iniziative della Nato e dell'Ue per la stabilizzazione dei Balcani occidentali e hanno ribadito "il loro forte sostegno al processo di allargamento dei Paesi della regione".
Poi, uno dei punti cardine delle rispettive azioni di governo: "L'incontro ha inoltre permesso di riaffermare l'importanza di contrastare la migrazione irregolare", si legge infatti ancora nel comunicato. Da questo punto di vista viene auspicato un rafforzamento della cooperazione con i Paesi di origine e di transito, per "affrontare le cause profonde" e per "combattere il traffico e la tratta di essere umani al fine di prevenire perdite di vite e le partenze irregolari". Ecco, quindi, la condivisione di un quadro giuridico aggiornato per "facilitare, aumentare ed accelerare i rimpatri dall'Unione europea", con particolare attenzione al consolidamento del concetto di Paesi di origine sicuri.
Diventa insomma dirimente "esplorare nuove modalità" per prevenire e contrastare la migrazione irregolare, nel rispetto del diritto Ue e internazionale, sulla base "del percorso avviato dall'accordo Italia-Albania", concludono.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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