Meloni incontra il premier cinese: "Comune intenzione di consolidare il dialogo"

Meloni ha incontrato per la prima volta Li Qiang, primo ministro cinese, ribadendo l'importanza che l'Italia attribuisce alle relazioni con Pechino

Meloni incontra il premier cinese: "Comune intenzione di consolidare il dialogo"
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Un incontro, a margine del G20 di Nuova Delhi, per rafforzare la collaborazione tra Italia e Cina. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato per la prima volta Li Qiang, primo ministro cinese inviato in India per rappresentare il governo cinese al posto di Xi Jinping. In una nota di Palazzo Chigi si legge che il colloquio tra i due "ha confermato la comune intenzione di consolidare e approfondire il dialogo tra Roma e Pechino sulle principali questioni bilaterali e internazionali". Meloni ha quindi aggiunto un ulteriore tassello al dossier cinese, particolarmente delicato in quanto comprendente anche (e soprattutto) il futuro della Nuova Via della Seta.

L'incontro tra Meloni e il premier cinese

Meloni sta tessendo nuovi rapporti con la Cina, sottolineando l'importanza che l'Italia attribuisce ad avere buone relazioni con il gigante asiatico. E non solo per ragioni strettamente economiche, ma anche per cause culturali. Inserendosi su questa scia, il premier sta lavorando sul rilancio del Partenariato Strategico Globale, da anteporre alla Belt and Road Initiative, e dalla quale Roma dovrebbe fare un passo indietro.

Ricalibrare le relazioni con il Dragone non era un'impresa facile. C'è ancora tanto lavoro da fare ma i primi passi di Meloni sembrano essere quelli giusti. "Forti entrambe di una storia millenaria, Italia e Cina condividono un Partenariato Strategico Globale di cui il prossimo anno ricorrerà il ventesimo anniversario e che costituirà il faro per l'avanzamento dell'amicizia e della collaborazione tra le due Nazioni in ogni settore di comune interesse", termina non a caso la nota di Palazzo Chigi.

Secondo quanto riportato su X dall'ambasciatore cinese a Roma, Jia Guide, Li Qiang ha spiegato a Meloni che una relazione sana e stabile tra Cina e Italia "è in linea con gli interessi comuni di entrambi i Paesi ed è necessaria per un migliore sviluppo di entrambi". "Si spera che l'Italia fornisca un ambiente imprenditoriale equo, giusto e non discriminatorio affinché le aziende cinesi possano investire e svilupparsi in Italia. La Cina continuerà ad espandere l'accesso al mercato per creare maggiori opportunità per i prodotti di qualità di entrare nel mercato", ha aggiunto il diplomatico.

La nuova collaborazione tra Italia e Cina

Il colloquio con Li segue la missione effettuata a Pechino dal ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, e precede la visita che la stessa Meloni dovrebbe compiere in Cina entro la fine dell'anno.

Lo scorso 7 settembre, intanto, il portavoce del ministero del Commercio cinese, He Yadong, ha dichiarato che la Cina è disposta a cooperare con l'Italia per migliorare le relazioni commerciali e gli investimenti. "La Cina è pronta a lavorare con l'Italia per approfondire la cooperazione reciprocamente vantaggiosa, esplorare le opportunità per potenziali scambi e investimenti, e promuovere l'ulteriore sviluppo del partenariato strategico globale", ha detto l'alto funzionario cinese.

Ricordiamo che Roma è l'unico Paese del G7 ad avere aderito alla Nuova via della seta cinese (Belt and road initiative, Bri), con la stipula di un protocollo d'intesa firmato nel 2019 dall'allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Tajani ha chiarito che il governo deciderà se restare nell'intesa previa consultazione con il parlamento. Resta comunque la determinazione ad instaurare con la Cina una "cooperazione rafforzata" e a "non pregiudicare l'ampio potenziale del partenariato".

L'inizio del G20

Nel primo giorno dei lavori del G20 Meloni è seduta fra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e la premier del Bangladesh Sheikh Hasina. Alle spalle di Meloni, il summit il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che si è scambiato un saluto con Scholz prima dell'inizio del summit. A poca distanza ha preso posto il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, alle spalle dei vertici Ue. A presiedere il vertice il primo ministro indiano Narendra Modi, che ha tenuto un discorso introduttivo di sette minuti in indi.

Alla destra Luiz Inacio Lula da Silva, presidente del Brasile (che ospiterà il prossimo G20) e quello dell'Argentina Alberto Fernandez.

Il presidente Usa Joe Biden è a due posti di distanza da Modi, fra l'omologo indonesiano Joko Widodo e il primo ministro britannico Rishi Sunak, che ha alla sua destra il presidente della Turchia Recep Erdogan e quello sudafricano Cyril Ramaphosa. Subito accanto a lui il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.

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