"Silenzi e demonizzazioni non sono giustificabili". Il monito della Meloni sull'attentato a Trump

Il presidente del Consiglio invita a usare parole chiare sull'attacco a The Donald: "Le mezze giustificazioni e le minimizzazioni non sono giustificabili, creano l'humus culturale che produce atti del genere"

"Silenzi e demonizzazioni non sono giustificabili". Il monito della Meloni sull'attentato a Trump
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"Di fronte alla violenza vista in Pennsylvania, servono parole chiare". L'appello lanciato da Giorgia Meloni è inequivocabile: sull'attentato a Donald Trump non bisogna ricorrere a mezzi termini, libere interpretazioni o ricostruzioni. L'attacco contro il candidato repubblicano alla Casa Bianca deve ricevere la netta condanna da parte delle istituzioni internazionali, senza lasciare spazio ad attenuati che possano sottovalutare la gravità di quanto accaduto. Per questo il presidente del Consiglio ha deciso di tornare sul caso, rivolgendosi in particolar modo a chi ormai ogni giorno cerca di creare il mostro.

"I silenzi, le mezze giustificazioni, le minimizzazioni e le demonizzazioni non sono giustificabili", ha scritto Meloni sui suoi profili social. Facendo notare che atteggiamenti di questo tipo rischiano poi di creare "l'humus culturale che produce atti come quello a cui il mondo ha appena assistito". Una stoccata che va dritto al punto ed è indirizzata a coloro che quotidianamente indicano l'avversario politico come un nemico da combattere a tutti costi, andando anche sul piano personale.

È quanto accade ad esempio nei confronti della destra e della stessa Meloni, spesso descritti come il male assoluto e come una terrificante onda da arginare per mettere in salvo la tenuta democratica dell'Italia. Ecco perché la leader di Fratelli d'Italia ha sempre invitato a promuovere un'opposizione anche dura ma sempre nello steccato del civile confronto politico. Il rischio, altrimenti, è quello di armare indirettamente dei facinorosi che - proprio in nome di un'ideologia funesta - potrebbero passare ai fatti con tanto di armi. E ciò che è accaduto a Trump deve far riflettere.

Questa mattina Meloni era già intervenuta in seguito all'attentato contro l'ex presidente degli Stati Uniti, rimarcando che nel dibattito politico in tutto il mondo "ci sono limiti che non dovrebbero mai essere superati". Per fortuna il fatto non è finito in tragedia ma comunque, al di là dello schieramento politico, è un monito per tutti: "Per ridare dignità e onore alla politica, contro ogni forma di odio e violenza, e per il bene delle nostre democrazie".

Nelle ultime ore non sono mancate le deliranti teorie complottiste. Qualcuno ha parlato di messinscena e di false flag, di una situazione studiata a tavolino dagli stessi repubblicani per far passare Trump come vittima e favorirlo nella corsa alla Casa Bianca; altri hanno addirittura sostenuto che sia tutto frutto dell'invenzione.

I cospirazionisti non meritano protagonismo, ma la comunità politica non può permettersi il lusso di prestare il fianco o strizzare l'occhiolino a chi vorrebbe minimizzare la vicenda della Pennsylvania. Dichiarazioni ambigue o a mezza bocca non sono contemplate di fronte a quanto accaduto.

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