Al consiglio di classe gli insegnanti non hanno avuto dubbi. All'unanimità hanno deciso di bocciare ed espellere il ragazzo che lo scorso 29 maggio ha accoltellato in classe, all'istituto Alessandrini di Abbiategrasso, una loro collega docente di italiano e storia. La professoressa, Elisabetta Condò, è stata aggredita alle spalle e ricoverata in gravi condizioni con ferite all'avambraccio e alla testa, poi le sue condizioni sono progressivamente migliorate ed è uscita dall'ospedale. Mentre il sedicenne è recluso nel carcere Beccaria.
Il consiglio ha deciso di escluderlo dallo scrutinio, di fatto decretando la sua mancata ammissione al prossimo anno. Una decisione che potrebbe sembrare scontata dopo quello che ha fatto il ragazzo e che comunque è prevista dal regolamento della scuola in seguito a reati perseguibili per legge, ma che la famiglia non ha accettato di buon grado. Tanto da annunciare un imminente ricorso. Per i legali del ragazzo, infatti, il suo profitto era particolarmente buono e aveva ottimi voti in matematica e fisica, tanto da arrivare secondo ai giochi matematici dell'istituto. Dunque la bocciatura non sarebbe giustificata. A dir loro avrebbero dovuto giudicare il rendimento, poi eventualmente decidere l'espulsione. L'unica materia in cui il giovane era insufficiente era storia, proprio quella della docente accoltellata mentre era chinata a parlare con altri compagni.
L'insegnante aveva rimproverato il sedicenne, che a breve doveva essere
interrogato per rimediare l'insufficienza. Circostanze che hanno provocato la reazione dello studente, che ha colpito la docente mentre si piegava verso alcuni compagni per poi estrarre una pistola finta facendoli fuggire tutti.
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