Europa, coronavirus e governo Conte: sono stati questi i punti principali toccati da Silvio Berlusconi nel corso di una intervista rilasciata a Radio 24.
Il leader di Forza Italia rimane fermo sulle sue posizioni riguardo al Mes, il Meccanismo europeo di stabilità, strumento che considera fondamentale per fronteggiare la crisi economica provocata dall’emergenza sanitaria. L’ex premier, infatti, ha ribadito che "sarebbe assolutamente assurdo per noi rinunciare a 36 o 37 miliardi che ci verrebbero prestati a tasso zero e senza condizioni. Potremmo riqualificare gli ospedali, sovvenzionare le ricerca, assumere medici. Dire no mi pare un pregiudizio assurdo e insensato". Su questo delicato argomento Berlusconi ha raccontato di aver sentito Matteo Salvini per spiegargli la sua posizione.
Il leader azzurro prova, allo stesso tempo, a spegnere sul nascere possibili tensioni tra i partiti del centrodestra a causa della differente visione del Mes tanto da sottolineare che non definirebbe Lega e Fdi "forze radicalmente euroscettiche. Di certo usano un linguaggio di una cultura politica che non ci appartiene, dl resto il centrodestra è una coalizione di culture politiche diverse". Berlusconi, però, ribadisce che Fi è lontana "dal sovranismo, che io considero responsabile di molti dei mali che affliggono l'Europa e per molti sovranisti è un pretesto per allontanare il nostro paese dell'Euro e dall'Ue e impedire di aiutarci".
"Non mi sento di dare un giudizio severo sull'Europa. Se ci sono state lentezze e ritardi nell'intervenire a favore dell'Italia, è stato a causa delle resistenze dei partiti sovranisti che sono forti in alcuni Paesi del Nord Europa", ha aggiunto Berlusconi che ha sottolineato come, nonostante tutto, "il sistema Europa, dopo qualche incertezza iniziale, sta rispondendo all'emergenza".
Riguardo la possibilità di un futuro governo, magari di larghe intese, l’ex premier si è soffermato anche sulla figura di Mario Draghi al quale ha manifestato tutta la sua stima: "Ricordo che sono stato io a volerlo fortemente prima alla Banca d'Italia e poi alla Bce. Ma non è il momento di attaccare il Governo. Se e quando ci sarà una maggioranza che potrà sostenerlo ne parleremo".
Il giudizio di Berlusconi sull’azione dell’esecutivo giallorosso in questa fase di emergenza sanitaria è fortemente critico. In particolare, per il leader di Fi l'impostazione della "fase 2" è "confusa e incerta, e ci sono scelte difficilmente comprensibili. Che senso ha aprire al commercio all'ingrosso e poi tenere chiusi i negozi? Gli esercizi commerciali e i negozi devono aprire il 4 maggio". Forti critiche anche per il divieto di celebrare funzioni religiose con i fedeli. Secondo Berlusconi questa decisione "è ai limiti del persecutorio: perché le persone possono andare in fabbrica e in ufficio e non in chiesa? I vescovi hanno fatto molto bene a far sentire la loro voce".
Il Cavaliere ci tiene a precisare che la sua disponibilità a collaborare con il governo in questa delicata fase non deve essere considerato un appoggio all’esecutivo giallorosso:"Un conto è la collaborazione istituzionale nell'emergenza, un altro conto è un sostegno politico al presidente Conte e al suo governo, per il quale non vi saranno mai le condizioni".
Per l’ex premier oggi le urgenze sono salvare dal fallimento aziende, soccorrere chi è rimasto senza lavoro e reddito, evitare che si perda occupazione, aiutare artigiani, commercianti, partite Iva che hanno visto azzerare il loro reddito.
"Il nostro è l'atteggiamento di una opposizione responsabile ma che non cessa di essere opposizione", ha proseguito Belrusconi, "siamo critici del modo in cui il governo sta gestendo questa fase, soprattutto per quanto riguarda l'emergenza economica e le difficoltà in cui si trovano cittadini e imprese".
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