Gli scienziati l'hanno definita una mappa, però per orientarsi è piuttosto ingarbugliata. Una rete intricatissima. Se dovessimo immaginare un viaggio psichedelico nel nostro cervello, si avvicinerebbe molto alle fotografie messe on line (gratuitamente) da Google e realizzate dagli studiosi di Harvard. Colori, nodi, connessioni, maglie, filamenti... Può fare sorridere che il nostro cervello - reale, perfettamente funzionante - assomigli a una fantasia stupefacente. Può fare sorridere, anche, che per ottenere questa immagine sia servita un'altra intelligenza, quella artificiale. Che non avrà compreso l'entità della missione, ma ci ha fatto un regalo straordinario: un millimetro cubo della nostra corteccia, tratto dal lobo temporale anteriore, mostrato in 3d. In totale, cinquantamila cellule e 150 milioni di sinapsi (le connessioni, appunto). I neuroni che sembrano galleggiare tra fili sottili. Gli assoni, che trasmettono i segnali ai neuroni. I sei strati della corteccia, un po' come quei disegni degli strati terrestri sui libri di scuola.
E poi alcune sorprese: neuroni collegati in maniera speciale, strettissima, da ben 50 sinapsi; grumi di assoni, sparsi misteriosamente qua e là; coppie di cellule a specchio, impegnate, chissà perché, in una danza di simmetrie nella nostra materia grigia.Su tutto regna un meraviglioso caos (forse solo apparente, forse perfetto): una rete di intrecci, le connessioni appunto, che ricordano tanto la vita. Una mappa in cui perdersi è l'unico modo per cercare un senso.
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