Caso Resinovich, nuova perizia. Una super esperta per la verità

La Procura schiera adesso una super esperta per cercare di fare luce sull'intricata vicenda. Omicidio o suicidio?

Caso Resinovich, nuova perizia. Una super esperta per la verità
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Nell'inchiesta sulla morte di Liliana Resinovich, la donna scomparsa da casa a Trieste il 14 dicembre 2021 e ritrovata morta il 5 gennaio 2022 nel parco dell'ex Ospedale psichiatrico a San Giovanni, la Procura schiera adesso una super esperta per cercare di fare luce sull'intricata vicenda. Omicidio o suicidio? Sarà l'antropologa forense Cristina Cattaneo - la stessa professionista che si è occupata di tanti casi famosi, come quelli di Yara Gambirasio, David Rossi, Stefano Cucchi e Elisa Claps - a redigere una perizia medico-legale per fare chiarezza.

La Cattaneo, docente all'università di Milano, avrà tempo fino a dicembre per completare gli accertamenti. Dovrà eseguire approfondimenti dopo che il gip Luigi Dainotti ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura e disposto un supplemento di indagini sulla morte della donna. L'incarico all'anatomopatologa prevede la stesura di una nuova consulenza che «accerti le lesioni riscontrate, la loro origine, il mezzo che le ha prodotte, la datazione, e ogni altro elemento utile a qualificare il decesso quale conseguenza di una azione suicidaria o di un fatto attribuibile a terzi». L'esperta potrebbe far riesumare il corpo, trovato in due sacchi della spazzatura con la testa chiusa in due sacchetti di plastica. La consulenza è solo uno dei passaggi sui quali il gip ha chiesto di acquisire maggiori elementi. Ci sono altri 25 punti sui quali il magistrato ha disposto approfondimenti, a cominciare da un'accurata analisi degli account e dei dispositivi digitali di tutte le persone coinvolte. Saranno disposte anche nuove analisi del Dna e sentiti testimoni. In pratica, si è ripartiti da zero contestando, nei confronti di ignoti, il reato di omicidio.

Nel mirino degli investigatori ci sono sempre Sebastiano Visintin, marito di Liliana, e Claudio Sterpin, l'uomo con il quale la donna sarebbe dovuta andare a vivere, ai quali sono stati sequestrati i cellulari. Il marito della vittima ha nominato come consulente l'ex generale dei Ris Luciano Garofano.

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