Primi passi positivi verso la nascita di una commissione d'inchiesta sul caso di Denise Pipitone, la bambina siciliana scomparsa nel 2004. Per far luce sulla vicenda si è mobilitato un fronte trasversale che ha approvato i primi emendamenti in commissione Affari Costituzionali.
"L’obiettivo è stabilire se il lavoro fatto dagli inquirenti abbia considerato tutti gli elementi utili per riuscire a individuare coloro che hanno fatto sparire questa bambina. Non vogliamo sostituirci alla magistratura, ma valutare se ci sono stati atti fatti male o se alcune prove sono state considerate per il valore che avevano oppure no", ha detto a ilGiornale.it la deputata dem Alessia Morani, prima firmataria dell'iniziativa, fermamente convinta che la commissione potrà svolgere "un lavoro che avrà dei risvolti importanti". Annagrazia Calabria crede che "questa commissione può essere una porta attraverso cui iniziare ad affrontare seriamente questo dramma che, purtroppo, ha investito migliaia di famiglie italiane". La deputata forzista, infatti, si è posta il problema se, a fronte di 7mila minori scomparsi, uno ogni ora, non fosse il caso di estendere questa commissione a tutti i minori scomparsi nel nostro Paese. "Da genitore, me lo sono chiesto pensando anche ai tanti genitori di figli scomparsi che non hanno avuto l’onore delle cronache e che hanno vissuto il loro dolore nel silenzio", ha detto la Calabria.
Il deputato leghista Igor Iezzi, ha spiegato che "visto e considerato che manca un anno alla scadenza della legislatura, aprire un’inchiesta sul fenomeno dei bimbi scomparsi rischiava di essere dispersivo e così ci siamo concentrati su Denise Pipitone che è un caso simbolo", molto simile a quello del capo della comunicazione della banca Monte dei Paschi di Siena. "Per David Rossi è stata fatta una commissione che ha accertato che alcune testimonianze non erano state sentite e che c’erano state alcune interferenze sulla scena del crimine. La Commissione ha così avuto modo di mettere dei nuovi elementi a disposizione dei magistrati. Qui l’obiettivo è il medesimo", ha sottolineato il leghista Iezzi, intenzionato a far luce sulla vicenda di Denise, sopratutto dopo la recente archiviazione del caso.
D'altronde anche i genitori della piccola, Piera Maggio e Pietro Pulizzi, sembrano non voler demordere: "Noi staremo ad attendere come sentinelle - hanno dichiarato all'Agi - cosa farà adesso la procura della Repubblica a cui gli atti sono ritornati anche perchè a me e Pietro il pm ha detto che non finirà di cercare la verità. Noi siamo qui ad attendere la loro promessa. Non molliamo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.