Europa unita: "Meno applausi e più armi". Meloni vola a Kiev, Zelensky: "Benvenuta"

L'Ue compatta con l'Ucraina. Settimana prossima i primi carri armati. La premier attesa domani, giorno della sfida di discorsi tra lo Zar e Biden

Europa unita: "Meno applausi e più armi". Meloni vola a Kiev, Zelensky: "Benvenuta"

«Zelensky e gli ucraini hanno ricevuto molti applausi ma munizioni non a sufficienza. Hanno bisogno di essere applauditi di meno e di essere meglio equipaggiati con le armi». La dichiarazione dell'alto rappresentante europeo per la politica estera Josep Borrell fa da slogan di chiusura alla conferenza di Monaco. Occidente compatto nel sostegno a Kiev, pronte più armi e appoggio totale, senza spazio per le (in realtà poche e marginali, vedi Ungheria di Orban) voci critiche o dubbiose. C'è una guerra in corso, voluta solo da una parte che va in tutti i modi fermata. Tanto che lo stesso Borrell non ha dubbi: «L'Ucraina diventerà certamente un membro dell'Ue, appartiene all'Europa. E dopo seguiranno diversi Paesi balcanici».

La linea è segnata e chiarissima. Impedire a Putin non solo di vincere la sua guerra di occupazione all'Ucraina ma anche di avere ulteriori mire espansionistiche sui quei Paesi di confine che temono la longa manus di Mosca, anche sotto forma di interferenze. È un tutti contro la Russia insomma. Senza se e senza ma. Con l'Italia che recita un ruolo di primo piano.

«Ho avuto ottimi colloqui con Giorgia Meloni. Abbiamo ricevuto un pacchetto di sostegno, il che significa che la linea di sostegno del premier non è cambiato, anzi, e io la ringrazio molto per la sua posizione. La aspetto, abbiamo grande rispetto di lei e del popolo italiano», ha detto il leader ucraino Volodymir Zelenski. La premier sarà domani nella capitale ucraina dove incontrerà Zelensky e confermerà il pieno sostegno da parte del nostro Paese. Una visita molto attesa, «siamo molto lieti di accoglierla», ha confermato la consigliera presidenziale Daria Zarivna. «La priorità per il governo di Kiev è che non ci sia un secondo anniversario della guerra. Stiamo difendendo la nostra terra, non è qualcosa che abbiamo cominciato, abbiamo bisogno è un aiuto efficace», ha confermato. Lo stesso concetto espresso da Monaco dal ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Difendiamo l'Ucraina perché vogliamo la pace e la sconfitta dell'Ucraina non è una soluzione. Se vogliamo la pace dobbiamo portare gli interlocutori allo stesso tavolo», ha detto Tajani, confermando il doppio tavolo su cui gioca la diplomazia: aiutare l'Ucraina e puntare a un dialogo al momento complicatissimo. «Non siamo contro la pace, l'Italia non è in guerra contro la Russia ma impegnata per la difesa dell'indipendenza dell'Ucraina» ha aggiunto Tajani, confermando l'impegno del nostro Paese al fianco di Ue e Nato. «L'Italia sta sostenendo la difesa europea e mi auguro che il prossimo parlamento europeo e la prossima commissione rinforzino questa scelta che noi condividiamo per contare anche di più all'interno della Nato», rilanciando il progetto di una industria europea coordinata per quanto riguarda la Difesa».

Domani è atteso, molto, anche il discorso di Vladimir Putin e in contemporanea, da Varsavia quello del presidente Usa Biden. Il portavoce del Cremlino Peskov conferma che Putin porrà «particolare attenzione al tema dell'operazione militare speciale», che, come anticipato, potrebbe cambiare nome e diventare «antiterrorismo», uno stratagemma per poter promuovere leggi speciali, aumentare la repressione contro i dissidenti, porre di fatto uno stato di guerra in tutto il Paese, favorendo anche un'eventuale nuova mobilitazione. Ma intanto l'Occidente non sta a guardare.

Il ministro della Difesa francese ha annunciato che i primi carri da combattimento leggeri AMX-10 saranno consegnati a Kiev già la prossima settimana «Ma non diciamo quanti saranno per non dare vantaggi strategici», ha detto. I primi mezzi arriveranno in occasione dell'anniversario dell'invasione russa mentre i tank pesanti saranno disponibili in primavera. Un segno concreto del sostegno di Europa e Nato, che va ben oltre a parole e slogan.

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