Un testimone ha parlato di un volo di dieci metri. E le circostanze fanno pensare a un suicidio. Ma si aspettano ancor conferme ufficiali per una morte che ha colto totalmente di sorpresa la Francia. Christophe Dominici, 48 anni, ex ala della nazionale francese di rugby, una leggenda per gli appassionati e non solo, è stato trovato morto nel parco di Saint-Cloud, vicino a Parigi. Secondo quanto si apprende, l'ex giocatore, che aveva portato la Francia in finale con gli All Blacks ai mondiali del 1999, sarebbe salito su tetto di un edificio in disuso nel parco e sarebbe saltato. Secondo quanto riferito da un testimone, il campione avrebbe fatto un volo di almeno dieci metri, probabilmente nel tentativo - riuscito - di togliersi la vita. Il suo corpo è stato trovato ai piedi di un edificio abbandonato al Parc di Saint-Cloud, nella capitale francese.
La fine del «Piccolo Principe» - come veniva chiamato a causa della sua altezza poco sopra il metro e settanta - potrebbe essere legata a qualche problema di depressione, della quale si sapeva che aveva sofferto dopo i Mondiali del '99, segnato tra l'altro dalla morte della sorella maggiore avvenuta tredici anni prima, nel 1986. Non solo. Dopo che un suo progetto legato al Béziers, storica squadra di rugby francese, era fallito a causa della bocciatura dell'organo di controllo, Dominici era sparito dai circuiti più noti, evidentemente rattristato dall'insuccesso. Poi una denuncia per furto e aggressione a luglio, seguita dalla denuncia di altri furti e violenze.
Dominici aveva origini italiane ed è stato uno dei più grandi rugbisti francesi, settimo miglior marcatore della sua nazionale nelle 67 presenze messe insieme dal 1997 al 2008. Fece parte della squadra finalista della Coppa del Mondo del 1999 e vinse il Sei Nazioni nel 2006 e nel 2007. Con lo Stade Français vinse cinque campionati francesi. Con la maglia della Francia Dha firmato 25 mete, tra cui una delle più leggendarie nella storia della Coppa del mondo di rugby, durante la semifinale del 1999 contro la favorita Nuova Zelanda, a Twickenham, quando i Bleus vinsero 43-31 nonostante le scarsissime chance attribuite alla squadra alla vigilia.
Il mondo dello sport francese è in lutto. Il vicepresidente della Federazione, Serge Simon, ha twittato: «Schiantato dalla notizia della morte di Domi. Il rugby francese perde una stella, il XV di Francia un mito, lo Stade Français una leggenda e molti di noi un amico».
«Ha lasciato il segno su un'intera generazione di rugby - ha scritto la Federazione transalpina - oggi la famiglia del rugby ha perso brutalmente una leggenda, un giocatore emblematico». A offrire un omaggio e un estremo saluto anche l'Assemblée nationale, il Parlamento francese, che ha salutato «la leggenda del XV di Francia» con un lungo e commosso applauso.
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