Libano, gli Usa frenano Israele: "Si rischia la guerra con l'Iran"

Il ministro della Difesa Gallant: "Pronti a infliggere gravi danni a Hezbollah". Washington invita gli americani a lasciare Beirut

Libano, gli Usa frenano Israele: "Si rischia la guerra con l'Iran"
00:00 00:00

I segnali sono pessimi. E portano tutti dritti verso un'escalation militare in Libano e il rischio sempre più alto dell'apertura di un nuovo fronte di guerra da parte di Israele, stavolta al confine nord, mentre si combatte da nove mesi sul fronte sud di Gaza. Ieri sera il Gabinetto di sicurezza israeliano si è riunito per decidere come procedere nei confronti di Hezbollah, il nemico armato sciita che si è fatto sempre più aggressivo dal 7 ottobre, da quando ha deciso di unirsi alla lotta di Hamas. Il ministro della difesa Yoav Gallant ha avvertito: «Non vogliamo la guerra, ma ci stiamo preparando a qualsiasi scenario. Hezbollah capisce molto bene che potremmo infliggere danni enormi al Libano». A frenare, ancora una volta, sono gli Stati Uniti. «Un tentativo israeliano di condurre una manovra di terra limitata nel sud del Libano potrebbe scatenare uno scontro totale con Hezbollah, al quale si unirebbe anche l'Iran», avverte Washington, dopo aver avvisato il giorno prima il ministro Gallant, in visita negli Usa, che «una guerra con Hezbollah sarebbe catastrofica».

Eppure tutto sembra pronto per il peggio. Il Comando settentrionale di Tsahal, l'esercito israeliano, ha concluso proprio ieri esercitazioni con simulazioni di combattimenti in Libano. Lo ha fatto durante l'ennesima giornata di battaglia a bassa intensità con Hezbollah, che ha portato all'uccisione di un miliziano del gruppo filo-iraniano durante un raid israeliano, seguito dall'ennesimo lancio di razzi di Hezbollah sul nord di Israele, schermati dai sistemi di difesa. Dopo Olanda e Germania, anche gli Stati Uniti hanno invitato i propri cittadini a lasciare prima possibile il Paese nel timore di un'escalation. «Estremamente preoccupato per la gravità della situazione» e l'intensificarsi «drammatico» delle violenze al confine anche il governo francese, che ha ha esortato «le parti alla massima moderazione».

Per tentare di calmare le acque, il ministro degli esteri libanese, Abdullah Bouhabib, incontrerà i funzionari dell'Unione europea. Un inviato del Qatar dovrebbe arrivare «presto» a Beirut per colloqui con i vertici di Hezbollah, una visita coordinata con gli Stati Uniti, secondo il giornale libanese Al Akhbar.

La situazione per chi vive al confine fra i due Paesi è già drammatica. Gli sfollati libanesi sono 95mila, quelli israeliani 60mila. I bombardamenti in risposta ai razzi e ai droni esplosivi lanciati da Hezbollah hanno creato una «zona morta» di circa 5 chilometri lungo il confine, rileva il Financial Times, attraverso dati raccolti da fotografie aeree. «I bombardamenti aerei quasi quotidiani, i colpi di artiglieria e il fosforo bianco incendiario hanno reso inabitabili gran parte dei 5 chilometri a nord della Linea Blu», scrive il quotidiano inglese, precisando che nella zona rimangono solo «pochi» civili libanesi, con la maggior parte degli edifici vuoti e molti distrutti. Per il sindaco della cittadina libanese Aita al-Chaab, Mohammad Srour, gli attacchi dell'Idf equivalgono a una «distruzione sistematica».

Semmai un conflitto esplodesse con il Libano, obiettivo Hezbollah, Israele non sarebbe adeguatamente preparato per

l'evacuazione dei suoi residenti nel nord. Lo ha denunciato in una lettera al premier Netanyahu il Revisore dei Conti israeliano, Matanyahu Englm, definendo «inaccettabile» la situazione a nove mesi dall'inizio della guerra.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica