L'aria si fa sempre più tesa tra la Lega e il ministro della Difesa. Da settimane ormai gli esponenti del Carroccio non celano più i malumori verso Elisabetta Trenta, soprattutto per come sta gestendo la questione Libia, anche sul fronte immigrazione.
A soffiare sulla polemica è lo stesso ministro: "Bene il collega Salvini sul corridoio umanitario dalla Libia organizzato dal governo, con la partecipazione anche della Difesa", ha detto la Trenta - che solo qualche giorno fa aveva tuonato contro la politica dei porti chiusi -, "Bene che si sia dunque ricreduto e che abbia cambiato idea. Giorni fa avevo ricevuto attacchi solo per aver detto - ribadendo semplicemente un principio del diritto internazionale- che chi fugge da una guerra può richiedere lo status di rifugiato. Solo per questo sono stata insultata senza precedenti e mi auguro che il ministro Salvini riconosca ora l'importanza delle mie parole".
Ma l'intervento ha fatto sollevare i sottesegretari Nicola Molteni (Interno) e Raffaele Volpi (Difesa), che replicano piccati: "Invitiamo il ministro della Difesa, invece di polemizzare col ministro dell’Interno sui corridoi umanitari dalla Libia (con questo governo ci sono già stati e ancora ci saranno, basta informarsi) di preocccuparsi della
situazione di in cui versano le forze armate italiane, con piani di investimenti in tecnologia, ricerca, sviluppo e risorse umane fermi, un’incertezza che rischia di lasciare l’Italia indietro rispetto a tutti gli alleati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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