Nel giorno dei funerali di Gerardina Corsano, la 46enne di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, morta dopo una cena in pizzeria, si apre un nuovo scenario: il decesso potrebbe essere stato causato non da un'intossicazione ma da un pesticida.
Una conferma potrebbe arrivare oggi al magistrato della Procura di Benevento, Maria Amalia Capitanio, dagli esiti degli esami di laboratorio effettuati dall'Istituto superiore di sanità su alimenti sequestrati in pizzeria ed anche in casa dei coniugi. Da indiscrezioni trapelate, si allontanerebbe l'ipotesi di intossicazione da botulino. Si fa strada invece l'ipotesi, tuttavia da suffragare, di una tossinfezione causata dalla manipolazione di prodotti destinati all'agricoltura, in grado di rilasciare sostanze chimiche pericolose. Prodotti commercializzati da Angelo Meninno, marito della vittima, presente in pizzeria e sopravvissuto all'intossicazione.
Anche dall'esame dei suoi campioni biologici, non era emersa la presenza della tossina.
Se dovesse essere confermato che l'intossicazione della coppia non è stata provocata dagli alimenti consumati il 28 ottobre scorso nella pizzeria di Ariano Irpino, cambierebbe totalmente la posizione dei titolari, iscritti nel registro degli indagati con l'ipotesi di omicidio colposo e lesioni.Le stesse ipotesi di reato che vengono contestate al medico del pronto Soccorso dell'ospedale «Frangipane» di Ariano Irpino che aveva dimesso la coppia dopo averla visitata in due distinte occasioni.
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