Ursula Von der Leyen mette in chiaro le cose. Il presidente della Commissione Ue adesso parla in modo aperto delle trattative per quanto riguarda i posti in Commissione. Come è noto l'Italia sarebbe in lizza per una poltrona che di fatto potrebbe arrivare nelle prossime settimane. In questi giorni a più riprese sono andate avanti le trattative su un possibile nome per Bruxelles. Il candidato in pole era Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e uomo forte della Lega. Giorgetti però, qualche giorno fa ha comunicato, durante un incontro al Colle, il ritiro della sua eventuale candidatura. Poi su questo scenario sono arrivate le tensioni tra Lega e Cinque Stelle declinate su Autonomia, Tav e anche sull'elezione della stessa Von der Leyen a capo dell'esecutivo Ue. E adesso Salvini ha deciso di rilanciare rivendicando un posto d'onore per l'Italia proprio nella Commissione guidata da un presidente che ha ottenuto i voti dei Cinque Stelle ma non quelli del Carroccio. Le parole di Salvini sono state molto precise: "Non ho niente da rivendicare a titolo personale, che all’Italia spetti un commissario importante è nei fatti e non nelle promesse, sarebbe triste reagire contro un popolo per scelte politiche fatte a tavolino da altri".
E ancora: "Non ho mai avuto il piacere di parlare nè con lei nè con coloro che hanno organizzato la nuova Commissione - afferma Salvini - la domanda dovrebbe essere posta al presidente del Consiglio che ha interloquito. Spero che per maturità chi deve amministrare la vita di 500 milioni di cittadini non abbia pregiudizi politici nei confronti di una popolazione in seguito a scelte politiche".
Ma adesso arriva la risposta della Von der Leyen che in un certo senso gela un po' le ambizioni della Lega in Europa e frena anche il piano italiano per ottenere una poltrona di peso. Il presidente della Commissione Ue di fatto ha comunicato tra le righe di un'intervista a Der Spiegel che a Italia, Ungheria e Polonia "non è stato promesso alcun incarico particolare in Commissione, nè sono stati presi impegni in materia di finanze, niente di tutto questo". Parole di fuoco che molto probabilmente apriranno uno scontro duro tra Roma e Bruxelles.
Una nuova fase di una "guerra" aperta da tempo tra l'esecutivo e le istituzioni europee. Un "no" da parte della Von der Leyen a un commissario di peso italiano nell'esecutivo Ue potrebbe sancire la definitiva rottura tra il Carroccio e Bruxelles.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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