L'Olanda diventerà il secondo Paese al mondo, dopo il Belgio, ad ammettere l'eutanasia anche per i bambini al di sotto dei 12 anni, solo se molto malati e se hanno esaurito le opzioni di cura. Il Consiglio dei ministri dell'Aia ha dato il via libera dopo anni di dibattito e il pressing dei medici. Nel 2002 i Paesi Bassi sono stati i primi al mondo a legalizzare l'eutanasia, che dal 2005 è consentita anche per i neonati entro i 12 mesi e per i ragazzi sopra i 12 anni, per cui non vi è possibilità di cura o di trattamento per alleviare il dolore.
Ora un passo avanti. L'eutanasia infantile sarà possibile anche per i bimbi dai 2 ai 12 anni, sempre che si tratti dell'unica opzione, che ci sia il consenso di entrambi i genitori e che si consulti un medico terzo, che valuterà i criteri e darà il via libera definitivo. Secondo il ministero, le linee guida saranno applicate a un numero molto esiguo di bimbi, tra i 5 e i 10 all'anno.
«Sono lieto che, dopo un'intensa consultazione con tutte le parti coinvolte, abbiamo raggiunto una soluzione che aiuterà questi bambini malati incurabili, i loro genitori e anche i loro medici», ha dichiarato il ministro della Salute, Ernst Kuipers, che l'anno scorso ha avanzato la proposta. «Si tratta di una questione particolarmente complessa che riguarda situazioni molto dolorose», ha aggiunto il ministro, spiegando che «stiamo parlando di bambini così malati che la morte è inevitabile e si prevede che moriranno presto».
Il dibattito sull'eutanasia continua a dividere. L'Italia ancora attende una legge sul fine vita, dopo che il 15 febbraio 2022 la Corte costituzionale ha bocciato il referendum, dichiarando inammissibile il quesito proposto dall'Associazione Coscioni. In Europa, dopo Olanda e Belgio, che ammettono sia l'eutanasia attiva (somministrazione di farmaci) sia il suicidio assistito (farmaci somministrati con la partecipazione del paziente), il Lussemburgo è stato il terzo Paese a dare il via libera, seguito dalla Spagna, che ha depenalizzato l'eutanasia attiva nel 2021. La Svizzera è il Paese più aperto, non a caso fu scelta da dj Fabo nel 2017. Prevede sia l'eutanasia passiva che quella attiva indiretta (l'assunzione di sostanze i cui effetti secondari possono ridurre la durata della vita) che il suicidio assistito. Farmaci mortali possono essere prescritti anche a cittadini stranieri, purché abbiano un ruolo attivo nella somministrazione.
La Francia nel 2005 ha introdotto con la legge Leonetti il concetto di diritto a «lasciar morire», che favorisce le cure palliative. Sull'eutanasia attiva arriverà un disegno di legge entro l'estate. La Germania e la Svezia tollerano l'eutanasia passiva, ma vietano quella attiva, illegale anche in Gran Bretagna.
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