Ora il governo lancia l'idrogeno. Tre miliardi a sei Regioni

Protocolli d'intesa con Friuli, Liguria, Piemonte, Umbria, Puglia e Basilicata. Draghi: "Per avere successo si parte dal basso, ora tocca a voi". Cingolani: "Saremo in linea con i migliori"

Ora il governo lancia l'idrogeno. Tre miliardi a sei Regioni

La firma dei protocolli di intesa dei progetti bandiera di sei Regioni sancisce l'inizio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e l'arrivo di una cascata di quattrini. Detta in politichese «il Pnrr è un piano che parte dal basso e che ha bisogno del vostro contributo per avere successo. Tocca a voi progettare interventi di rilevanza strategica per lo sviluppo dei vostri territori. Siete i protagonisti del Piano, e il governo vuole sostenervi», ha detto il premier Mario Draghi ai governatori del Friuli Venezia Giulia Fedriga, della Liguria Toti, del Piemonte Cirio, dell'Umbria Tesei, della Puglia Emiliano, della Basilicata Bardi.

«È fondamentale che le istituzioni collaborino sempre di più per rendere il Pnrr un'esperienza di successo e ovviamente accedere ai finanziamenti europei. Abbiamo presentato un progetto per l'Hydrogen Valley. È la prima regione europea, è la prima Hydrogen Valley europea. È l'inizio di un percorso», ha detto il presidente Fedriga. «L'obiettivo della Basilicata è puntare ad essere la regione Green Hub d'Italia ma soprattutto - ha sottolineato Bardi - a dare benefici concreti a tutti i lucani».

«Il progetto delle regioni Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia punta a realizzare siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse. Contribuisce a stimolare la crescita, a creare occupazione. Ci avvicina ai nostri obiettivi energetici e climatici, che il governo è determinato a mantenere», continua Draghi.

Il progetto proposto dalla Regione Liguria serve, invece, a realizzare un «Centro di Medicina Computazionale e Tecnologica»: unisce infrastrutture scientifiche, tecnologiche e cliniche in modi innovativi e ha l'ambizione di diventare un punto di riferimento nel settore.

Il presidente Cirio ha annunciato che il Piemonte metterà «90 milioni di euro di risorse nostre. Questi investimenti ci consentono di recuperare aree dismesse, ma soprattutto di creare nuova occupazione, di dare un lavoro a chi lo perderà con la transizione dal motore termico a quello elettrico. La misura dell'idrogeno nel piano ha più di 3 miliardi di euro a disposizione».

Quello della Puglia «è un progetto molto ambizioso. La notizia è che il governo ha dato la disponibilità a sei Regioni di costruire la politica nazionale dell'idrogeno. La Puglia è la prima produttrice italiana di energie da fonti rinnovabili», ha detto Emiliano.

Alla cerimonia erano presenti i ministri per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini; dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa; della Salute, Roberto Speranza; della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani (nel tondo). Il progetto delle Hydrogen Valley pone l'Italia «in linea con i migliori Paesi Ue in un settore strategico per il futuro ha detto Cingolani - Saranno costruiti distretti per l'idrogeno verde, che è prodotto con la tecnica dell'idrolisi che dovrebbe essere alimentata a sola energia elettrica verde. Ci sono due target, un primo a scadenza nel '23 poi seguita da uno a più lungo termine a giugno 26».

«Oggi

cominciamo con questi primi 6 progetti cui ne seguiranno molti altri, ci auguriamo nell'arco di qualche mese di poter completare la conclusione dei progetti bandiera in tutte le regioni italiane», ha detto la ministra Gelmini.

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