Orbán vieta il pride a Budapest: "Nuoce allo sviluppo dei bambini"

La legge ungherese sulla "protezione dei minori" è stata approvata nel 2021

Orbán vieta il pride a Budapest: "Nuoce allo sviluppo dei bambini"
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Il partito del premier ungherese Viktor Orbàn, Fidesz, ha presentato un emendamento alla legge sugli assembramenti per vietare il Pride adducendo come motivazione la «difesa dei minori». Ne danno notizia i media ungheresi e internazionali. Secondo Fidesz l'emendamento è necessario «perché garantisce che sul territorio dell'Ungheria possano essere tenute solo assemblee che tengano conto del diritto dei bambini a un adeguato sviluppo fisico, mentale e morale».

La legge ungherese sulla «protezione dei minori» è stata approvata nel 2021. Oltre a vietare la «rappresentazione o promozione» dell'omosessualità nei contenuti disponibili ai minori, inclusi televisione, film, pubblicità e letteratura, vieta anche la menzione di questioni Lgbtq+ nei programmi di istruzione scolastica e la rappresentazione pubblica di «genere che si discosta dal sesso alla nascita».

In un discorso tenuto a febbraio, Orbàn ha accennato al fatto che il suo governo avrebbe preso provvedimenti per vietare l'evento Budapest Pride, che quest'anno compie i suoi trent'anni dalla prima edizione e che attira migliaia di persone.

Gli organizzatori hanno definito la volontà di Orbàn di vietare l'evento una restrizione delle libertà fondamentali di parola e di riunione, già pesantemente limitate nel Paese magiaro e destinate a esserlo ancora di più visto che Orbàn si è impegnato a reprimere i finanziamenti esteri ai media indipendenti, ai politici dell'opposizione e alle ong in Ungheria in vista delle elezioni previste all'inizio dell'anno prossimo. «Dopo il raduno nazionale di oggi - ha detto Orbàn parlando in piazza in occasione della festa nazionale - arrivano le pulizie di primavera. Gli insetti sono sopravvissuti all'inverno.

Smantelleremo l'apparato finanziario che, con dollari corrotti, ha comprato politici, giudici, giornalisti, false organizzazioni civili e attivisti politici. Elimineremo l'intero esercito ombra. Sono i nostri moderni traditori, i lacchè di Bruxelles, che spingono l'agenda dell'impero contro la loro stessa patria per denaro»,

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