Più positivi che guariti. Nelle ultime 24 ore i nuovi positivi al virus sfiorano quota 25mila (24.991), e le vittime sono 205. È quanto emerge dal quotidiano bollettino sul coronavirus emesso da Protezione civile e ministero della Salute. I tamponi fatti sono 198.952. Rispetto a martedì i ricoveri in terapia intensiva sono aumentati di 125 unità (1536, il totale), quelli nei reparti ordinari sono 1026 in più. I maggiori incrementi in Lombardia (7558) e Piemonte (2827). Il rapporto tra nuovi contagi e tamponi è in lievissima flessione per il secondo giorno consecutivo: la percentuale lunedì era del 13,6, per scendere al 12,6 di martedì e al 12,56 di ieri. A preoccupare dunque una situazione che non era mai stata registrata neppure durante la prima ondata: i positivi al coronavirus ora sono più numerosi dei guariti: al momento gli attualmente positivi sono 276.457, oltre mille più dei guariti (275.404).
La curva epidemiologica non accenna a frenare la salita: siamo nello «scenario 3» con valori di Rt regionali tra 1,25 e 1,5 in rapido peggioramento come ha spiegato ieri Conte. «Viviamo giorni da scenario di tipo 3». Si ma cosa significa? Contagi moltiplicati. Tenuta di ospedali e pronto soccorso a rischio. Pericolo di perdere il controllo sulla curva epidemiologica. Giorni delicatissimi ma già previsti e classificati dagli scienziati; giorni, appunto da «Scenario di tipo 3». L'obiettivo principale è preservare la tenuta del sistema sanitario, come ha detto il premier. Il numero dei malati in cura cresce in fretta, avvicinando i dati attuali a quelli del lockdown. Il rischio è quello di saturare gli ospedali in pochi giorni: in Lombardia è già allarme e si vedono di nuovo le ambulanze in fila davanti alle strutture sanitarie. Il virus si è diffuso su tutto il territorio nazionale, non solo nelle Regioni più colpite con in testa sempre la Lombardia che comunica un picco assoluto di nuovi positivi (+7.558). Dall'analisi emerge che i ricoverati in terapia intensiva ieri erano 21 in più rispetto al giorno precedente, mentre crescono di 357 i ricoverati negli altri reparti per un totale complessivo di 3.072, con una crescita di 357. Il numero dei guariti/dimessi arriva a 91.763 con un aumento di 989. La provincia di Milano resta la più colpita con 2.708 contagiati in 24 ore, di cui 1.092 nel capoluogo lombardo. Con più casi, sopra quota 2 mila, ci sono poi: Piemonte (+2.827) e Campania (+2.427) e Veneto (+2.143). I decessi sono a tre cifre per la settima volta nel mese di ottobre. Soltanto la Calabria non registra vittime, mentre le Regioni con più morti sono: Lombardia (+47), Piemonte (+19) e Lazio (+19).
Conte, parlando ai deputati, introduce lo studio del Comitato tecnico scientifico che prevede per lo Scenario 3 «possibilità di interruzione di alcune attività particolarmente a rischio, anche su base oraria, possibilità di lezioni scaglionate per la scuola, incremento dello smart working per decongestionare i trasporti. A tali misure si è attenuto il governo nell'adozione del Dpcm. «Il governo è consapevole «che sono misure severe ma sono necessarie a contenere i contagi. Diversamente la curva epidiemiologica è destinata a sfuggirci completamente di mano». Tema molto controverso quello dei trasporti pubblici, su cui Palazzo Chigi ha confermato l'istituzione di tavoli permanenti per la soluzione delle criticità. «Il Mit sta valutando l'incremento del numero di corse» in contemporanea con gli orari dove «l'afflusso è maggiore - afferma Conte -.
È evidente che ci sia un'oggettiva difficoltà di assicurare che le misure di sicurezza e distanziamento siano rispettate nel corso dell'intera giornata». Un'evidenza che però ai comuni cittadini era già chiara a settembre.
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