«Quattro giovani su dieci, tra i 15 e i 19 anni, pari a quasi 960mila persone, assume una sostanza stupefacente o lo ha fatto almeno una volta nella vita. Fentanyl compreso. Nel 2023 circa 516mila studenti hanno riferito di aver consumato almeno una volta una sostanza illegale; il 4,5% ne fa un uso frequente». È quanto emerge dall'indagine conoscitiva della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza. Gli studenti che iniziano a fare uso di cannabis a 14 anni o meno sono dunque in costante aumento, senza particolari differenze di genere. Tra le sostanze illegali, quelle maggiormente utilizzate dopo la cannabis, sono le nuove sostanze psicoattive, definite «di nuova generazione», come cannabinoidi sintetici, stimolanti, allucinogeni, cocaina, anabolizzanti e oppiacei, comprati soprattutto su web, soprattutto in riferimento al consumo cosiddetto «sperimentale», almeno una volta nella vita. Sulla diffusione delle nuove sostanze psicoattive, più di 260mila (11%) studenti hanno assunto nella propria vita almeno una tra le Novel Psychoactive Substances (Nps) e quasi 160mila nel corso dell'anno (6,4%). Tra quelle maggiormente utilizzate ci sono i cannabinoidi sintetici (6,9%), la ketamina (2%) e gli oppioidi sintetici (1,7%).
Tra le NPS si annoverano anche il famigerato fentanyl, la subdola amnèsia e, da ultimo, la cocaina rosa. Dopo la pandemia, il consumo di queste sostanze è in costante crescita: nel 2023, in particolare, si osservano i valori più elevati mai registrati nell'uso di ketamina.
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