Salvini accelera per la sfiducia "Va votata prima di Ferragosto"

Il vicepremier sfida anche l'Europa e la Germania: "Sono un premier da pelle d'oca? L'Italia ha rialzato la testa"

Salvini accelera per la sfiducia "Va votata prima di Ferragosto"

Salvini guarda sempre di più alle urne. Il leader della Lega ha rotto definitivamente con l'alleato grillino e di fatto adesso va all'attacco in vista della sfiducia presentata sul premier Conte. Sui social il ministro degli Interni attacca i Cinque Stelle senza usare giri di parole: "Agli insulti di grillini e kompagni rispondiamo solo con la forza delle nostre Idee. Bacioni e #primagliitaliani". Poi sposta la mira e "spara" sui tedeschi che a quanto pare sono molto preoccupati di un ritorno al voto e di una poissibile vittoria del leader della Lega con l'approdo a Palazzo Chigi: "Non siamo più negli anni Trenta, nel nostro Paese non ci sono Hitler all'orizzonte e chi governa in Italia lo decidono gli italiani! Il tg del primo canale pubblico tedesco sostiene che 'Salvini premier sarebbe da pelle d'oca'. In Europa si devono rassegnare: l'Italia ha rialzato la testa e vuole decidere liberamente del proprio futuro".

Parole chiare quelle di Salvini che spianano ormai la strada al voto anticipata. Ma le affermazioni del vicepremier non passano inosservate sulla sponda grillina del governo. Di Maio su Facebook prova a ribattere e va all'attacco di Salvini: "Queste cose nella storia si pagano, l’ho detto anche nell’ultima telefonata a Salvini prima della fine. La superbia non ha mai portato lontano nessuno". Per attaccare Salvini, Di Maio cita l’esempio di Matteo Renzi che, a suo giudizio, pagò l’atteggiamento nei confronti di Enrico Letta di cui prese il posto a palazzo Chigi malgrado avesse garantito "Enrico, stai sereno". "Anche l’inganno prima o poi si paga - scrive Di Maio - . Basta vedere che fine ha fatto quello dello ’stai sereno'". I toni dello scontro dunque si accendono sempre di più e di fatto la campagna elettorale è già iniziata. Salvini nel suo tour estivo parla già del programma di governo proiettandosi a nuove elezioni: "Il governo che abbiamo in testa non blocca progresso e lavoro. Il lavoro prima di tutto". Insomma la strada per le urne è aperta. Mattarella è partito per qualche giorno con destinazione la Maddalena. Qualche momento di relax prima dell'apertura ufficiale della crisi di governo con la calendarizzazione del voto di sfiducia su Conte.

La data dovrebbe essere decisa lunedì con la riunione dei capigruppo. La caduta del governo è dietro l'angolo. E Salvini in questa senso ha chiesto che il voto di sfiducia trovi spazio in Parlamento prima di Ferragosto.

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