Scuola, linea dura del Garante: "Il blocco scrutini è illegittimo"

A Montecitorio iniziato il dibattito sulla riforma della scuola. Sindacati sul piede di guerra. L'Authority: "Azioni illeggittime danneggerebbero studenti e famiglie"

Scuola, linea dura del Garante: "Il blocco scrutini è illegittimo"

L'Autorità di garanzia per gli scioperi blinda i professori sul piede di guerra contro Matteo Renzi. Definendo il blocco degli scrutini "illegittimo e dannoso", Roberto Alesse, presidente dell'Authority, ha fatto sapere che davanti a una serrata dei docenti scatterebbe obbligatoriamente la precettazione. Un avvertimento che mette in guardia i sindacati proprio nel giorno in cui a Montecitorio entra nel vivo la riforma della scuola.

La riforma della scuola arriva a Montecitorio. Si parte con la discussione generale. Domani e all'inizio della prossima settimana si passerà, poi, alle votazioni sul ddl che, come ricorda il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, "mette l'autonomia al centro e investe 3 miliardi di euro". Nella sua illustrazione del provvedimento per la discussione generale alla Camera, la relatrice piddina Maria Coscia ha spiegato che il ddl è stato "migliorato" in commissione ascoltando i suggerimenti del mondo della scuola ma "senza metterne in discussione l'impianto". Impianto che non piace né alle opposizioni né alla minoranza dem che ha chiesto una inversione di rotta. "Questo passaggio sulla scuola è decisivo - ha avvertito Stefano Fassina a Mattino cinque - senza radicali correzioni il mio percorso nel Pd si conclude". Ma le correzioni, se mai ce ne saranno, difficilmente saranno "radicali". Per lo meno alla Camera. Aprendo il fronte del dissenso interno al partito, i ventidue senatori della minoranza dem che a gennaio non hanno votato l’Italicum, proveranno a far leva sui numeri ristretti della maggioranza per cambiare il testo che sarà approvato la settimana prossima alla Camera. "Siamo determinanti sia in commissione che in Aula - affermano - combatteremo emendamento su emendamento".

Se la sinistra minaccia le barricate in parlamento, i sindacati si preparano a dar battaglia nelle scuole. Allo stato non c'è alcuna comunicazione ufficiale di uno sciopero finalizzato a bloccare gli scrutini, ma il clima si fa di giorno in giorno più tesi anche se non sono mancati segnali di disponibilità e di dialogo.

"Questo è il tempo della responsabilità - ha commentato Alesse - è necessario trovare un punto di convergenza per evitare che le proteste assumano forme eclatanti, con azioni illegittime che danneggerebbero soprattutto gli studenti e le loro famiglie". Il Garante ha invitato governo e sindacati alla concertazione per evitare "strappi che lacererebbero il tessuto sociale del Paese".

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