
A poche ore dal primo turno delle elezioni amministrative piombano sul governo le nuvole di uno scossone politico. Nel pomeriggio di ieri è andato in scena un "gesto serio" da parte della Lega, i cui esponenti hanno deciso di non prendere parte al Consiglio dei ministri chiamato ad approvare la legge di delega sul Fisco. Una mossa forte che non ha lasciato indifferenti gli alleati di maggioranza, con Enrico Letta che ha subito riunito i ministri del Pd, i vicesegretari e i capogruppo per valutare "l'ennesimo strappo" del Carroccio. Ma da via Bellerio c'è un forte sospetto: per caso qualcuno vuole la Lega fuori dal governo?
Nel frattempo Matteo Salvini è tornato a tuonare. Il segretario leghista non firmerà alcuna delega in bianco poiché, a suo giudizio, "c'è sostanzialmente una patrimoniale su un bene già tassato e ipertassato, ovvero la casa italiana". Il suo auspicio è che il Parlamento modifichi alcuni passaggi critici, togliendo "qualsiasi ipotesi di riforma del catasto e di patrimoniale sulla casa". Quanto a una possibile crisi di governo, Salvini ha rigettato la possibilità di uscire dalla maggioranza: "Noi siamo dentro. Se vogliono escono Letta e Conte".
La Lega alza i toni
Non si nasconde neanche il leghista Riccardo Molinari, il quale ha denunciato un fatto che ritiene gravissimo: l'esecutivo ha approvato un documento "che contraddice quanto concordato in sede politica e deciso pochi mesi fa dalla commissione Finanze". Perciò viene considerato un vero e proprio "tradimento nei confronti del Parlamento".
Il capogruppo del Carroccio alla Camera, nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha fatto notare con una certa irritazione che quello del governo "non è stato un gesto molto amichevole". Effettivamente alla fine il testo è stato approvato anche senza la Lega, che ritiene di aver fornito una serie di indicazioni e obiezioni terminata poi nel dimenticatoio. Non a caso lo si giudica come un fatto "molto grave", una decisione "molto rilevante" dal punto di vista politico.
L'ombra di una crisi di governo
Un precedente che, insegna la storia, solitamente avrebbe spalancato le porte a una crisi di governo. Va però osservato che si tratta di un governo nato per fronteggiare l'emergenza Coronavirus in periodo di pandemia. Comunque Molinari non giustifica un "certo modo di procedere" che da eccezione sta diventando sempre più una costante. "Forse non si apre una crisi perché chi sta al governo pensa di poter fare tranquillamente a meno di noi", è il sospetto del leghista.
Ieri Salvini aveva provato a ridimensionare i toni, specificando che "non è uno strappo". Ma dagli ambienti di via Bellerio si teme che qualcuno stia spingendo affinché la Lega sia fatta fuori dall'esecutivo. L'intento è quello di restare in maggioranza, ma viene fatto notare che "ci stanno accompagnando alla porta". L'avvertimento lanciato da Molinari ai compagni di governo è chiarissimo: "A questo punto tocca a noi decidere cosa fare".
Nel Consiglio dei ministri di ieri si era capito da subito che più di qualcosa non stesse andando per il verso giusto. La delegazione leghista ha prima lasciato la cabina di regia e poi ha disertato il Cdm. Massimo Garavaglia e Giancarlo Giorgetti hanno intuito che non ci fossero i margini di mediazione. Ma Draghi non ha voluto polemizzare e ha tirato dritto.
Bagnai non ci sta: "Trattati da opposizione"
È evidente che gli animi si fanno sempre più accesi, anche perché con il passare dei giorni - e con un occhio sempre verso i turni di ballottaggio - ci si chiederà ancora se alla Lega convenga effettivamente continuare a sostenere Mario Draghi. Intanto il senatore Alberto Bagnai ha chiaramente rilevato che "è un po' difficile stare in maggioranza essendo trattati come se si fosse opposizione".
L'affondo di Letta
Questa mattina invece Enrico Letta del Partito democratico ha ribaltato le accuse, imputando a Salvini un piano disfattista: "Vuole far saltare il banco. Il suo strappo è gravissimo e irresponsabile".
Il numero uno del Pd ritiene che Salvini abbia usato toni esagerati e pesanti all'indirizzo del presidente Draghi: "Gli ha dato del bugiardo e chiede agli italiani di scegliere tra lui e Draghi". La galassia dem si compatta dunque attorno al premier. Visto da diversi come un "atto ruffiano" mentre si incrociano le dita per tentare di spazzare via la Lega dal governo.
Cosi', senza di loro, si potra' fare qualcosa di meglio!
Per quanto riguarda il RdC, se lei fosse un disoccupato, lo vedrebbe diversamente.
Con la bocca piena la fame non si conosce, egregio!
RdC e quota100 sono lo strumento con cui Felpini e 5Stalle si sono comprati i voti e hanno governato inciuciando. La fine ingloriosa cge gli Italiani hanno loro riservato a queste elezioni li ha smascherati definitivamente.
per ragioni che non sto qui a rivelare ed elencare,
è un suicidio politico: perché si è dalla parte sbagliata del corso della Storia.
Meglio che la leghetta si spacchi in due: da un lato i rammolliti giorgettiani che ambiscono
ad un molto ipotetico 'grande centro', dall'altra i sovranisti duri e puri pronti ad allearsi con FdI.
Non ci sono alternative ad un crollo di consensi, da me ampiamente previsto già oltre due anni fa, che è destinato, nel medio periodo, a continuare.
"ci stanno accompagnando alla porta" A) Ma davvero? B E chi e' questo genio ? C) Pare che i legaioli siano peggio dei comunisti. Almeno i comunisti dopo un po' le cose le capiscono...
Vedremo.
Tanto ci pensa il capo dei collaborazionisti , Giorgetti , a rimetterli in riga davanti al regime .
Ma quando la nostra classe politica imparerà a guardare al "bene comune" degli italiani invece che a quello dei propri partiti ?
Ma il problema è proprio l'uso del termine "eletto" rivolto a Draghi che lei fa. Nessuno mi sembra abbia eletto Draghi, come nessuno a suo tempo ha eletto Monti. Capisco che l'Italia sia una Repubblica parlamentare, dove il mandato è individuale, ma oltre alla forma esiste l'etica. Con questa scusa sono ormai 10 anni che assistiamo ai trasformismi più esasperati e soprattutto non c'è più un Governo espressione della volontà popolare uscita dalle urne. Se questo è normale...
Almeno i francesi il loro Presidente "banchiere" se lo sono eletto democraticamente, e quindi ora se lo tengono fino a fine mandato...
Per onesta' bisogna dire che ormai le elezioni non contano niente . Dal 2011 o vince la sinistra , oppure col bastone della finanza e della magistratura fanno capitolare i governi legittimi ed instaurano regimi tecnico-finanziari .Un passo alla volta questi regimi diventano sempre piu' autoritari . Draghi e' l' evoluzione di Monti verso la dittatura .
Salvini quindi incassa ed esce col minimo (qualche funzionario a drenare qui e la un po’ di biada) e passa a fare l’unica cosa che sa fare: strillare.
O dentro o fuori siamo sempre in seconda fila. Da una parte Letta zio+nipote e dall’altra FDI con il vero leader Meloni.
La lega stia fuori, dopo una riforma giustizia finta, una riforma fiscale che le AUMENTA le tasse abbiamo capito che non contiamo nulla li dentro? Ah ci manca quella delle pensioni che ti obbligherà a decidere tra un mega prestito (bancario!) o aspettare 71 anni. Draghi aspettiamo di vedere la crescita e inflazione del 2022.
Draghi gestisce il cash flow come qualsiasi banchiere. Poi farà il president of Italy per 21 anni.
dinanzi alla modifica del tasso di interesse di una banca centrale.
Per una volta lasciamo da parte Salvini e le beghe di cortile italiche . Parliamo di Draghi .
Secondo te e' complottismo credere che la sua sia una politica neocon che esautora gli interessi del proprio paese facendo il gioco della finanza internazionale , che impone nuovi carichi fiscali a scapito dei piccoli risparmiatori e dei ceti piu' deboli , colpisce le PMI favorendo la Big Tech , partecipa all' inganno globale della riconversione " green " , formidabile strumento di manipolazione mentale e colossale arricchimento per le grandi multinazionali che gestiranno la " riconversione" con la cancellazione o l' acquisizione delle imprese piu' piccole .
Scelta tra garrota e ghigliottina , in effetti non e' che siamo messi molto bene ...
Sappiamo gia' come va a finire .O Salvini ingoia il rospo , magari millantando una vittoria , concortando qualche piccola modifica . E facendosi massacrare da Letta e dal 90% del suo elettorato .
Oppure viene cacciato lui .Stavolta facendosi massacrare da Letta , da tutti i " moderati " che sostengono il regime .Berlusconi e Giorgetti in testa , e dai media dell' intero universo .
Rilassatevi: se cade questo governo NON è un male!
vero neanche fare un tuffo carpiato con triplo avvitamemto dal trampolino di 15 metri..per uno che neanche sa nuotare