Ucraina, prove di intesa. No della Lega, Pd diviso

Strada e Tarquinio astenuti sul testo pro Kiev. I Patrioti di Orbán: "Basta con l'invio di armi"

Ucraina, prove di intesa. No della Lega, Pd diviso
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Alla prima prova nell'emiciclo di Strasburgo il Pd si spacca e mostra di avere due potenziali linee di politica estera. La prima votazione della decima legislatura riguardava una mozione sul sostegno all'Ucraina. Quasi tutti gli eurodeputati eletti nelle liste dem hanno votato a favore. Astenuti Cecilia Strada e Marco Tarquinio (nella foto). Altro scivolone si è registrato sul voto riguardante la caduta delle restrizioni per l'utilizzazione del sistema di armi forniti all'Ucraina dalla Ue su obiettivi militari russi in territorio russo. Il gruppo dei Socialisti e democratici di cui fa parte il Pd aveva dato indicazione di votare a favore. Il partito della Schlein, invece, ha votato contro. Con l'eccezione della vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno e di Elisabetta Gualmini che hanno preferito astenersi.

La mozione sull'Ucraina è comunque passata con 495 voti a favore, 47 astenuti e 137 voti contrari, tra cui quelli del Movimento Cinquestelle, di Alleanza Verdi e Sinistra, e della Lega che ha votato contro a tutto il documento in linea con quanto deciso dal gruppo dei Patrioti di cui fa parte.

Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno votato a favore della mozione salvo nella parte dell'utilizzo delle armi europee su territorio russo, dove invece si sono astenuti. La mozione conteneva anche la questione Orban, e le sue iniziative di politica internazionale proprio nel periodo in cui la presidenza di turno della Commissione spetta proprio a Budapest. In questo caso oltre al voto contrario dei Patrioti (e quindi della Lega) si segnala l'astensione degli altri partiti di governo (Forza Italia e Fratelli d'Italia). «Fratelli d'Italia ha votato a favore della risoluzione sul supporto all'Ucraina, ribadendo il proprio sostegno a Kiev e al popolo ucraino - spiega il capo delegazione di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza -. Quanto al paragrafo relativo alle iniziative del primo ministro ungherese Orban, pur avendole già giudicate in maniera critica nei giorni scorsi, abbiamo votato contro la prima parte che conteneva un attacco strumentale al governo ungherese che nulla ha a che fare con le sorti dell'Ucraina».

La risoluzione di sostegno all'Ucraina è il primo atto del nuovo Parlamento e segna la posizione ufficiale Ue sulla questione della «guerra di aggressione» della Russia contro l'Ucraina, ribadendo il sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Invita l'Ue a mantenere ed estendere la sua politica di sanzioni contro Russia e Bielorussia, a monitorarne e riesaminarne l'efficacia e l'impatto e ad affrontare sistematicamente la questione dell'elusione delle sanzioni da parte di aziende con sede nell'Ue, terze parti e paesi terzi. L'Eurocamera «accoglie con favore i negoziati di adesione all'Ue recentemente avviati con l'Ucraina e la Moldova».

L'assemblea di Strasburgo, infine, ribadisce attraverso l'invito a tutti i Paesi Ue e a quelli Nato di impegnarsi a sostenere l'Ucraina militarmente con almeno lo 0,25% del loro Pil annuo. E accoglie con favore la decisione della Nato di garantire forniture militari per 40 miliardi di dollari nei prossimi mesi».

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