Le parole del presidente Berlusconi al Convegno dei giovani industriali hanno suscitato indignate quanto ipocrite reazioni. La stampa nazionale, chiamata in causa a proposito del tentativo di eversione, ha negato invocando la libertà di stampa, ma ignorando che un giornalista incapace di distinguere fra verità e pettegolezzo non dovrebbe nemmeno esercitare la professione.
Ma è davvero inesistente il tentativo di eversione? La storia ci aiuta a capire, e la storia italiana dice che ogni volta che sulla scena si affaccia un leader capace di far funzionare la macchina dello Stato, togliendo potere alle lobbies, i tentativi di eversione si fanno avanti.
Vorrei invitare Paolo Franchi, che sul Corriere della Sera fa una specie di discorso di Antonio riconoscendo le ragioni di Berlusconi ma solo per rovesciargliele addosso, a ricordare - lui che quegli anni li ha vissuti - le molte e strette analogie con la storia di Bettino Craxi, contro il quale l’eversione c’è stata, tanto da costringerlo all’esilio ed alla morte precoce.
Stesso attacco concentrico stampa-magistratura (basti pensare a come è stata scritta ed a come è stata presentata dai giornali la sentenza Mills, come se Berlusconi, e non l’avvocato inglese, fosse stato condannato). L’anonimato dei poteri forti - ignoti ieri, ignoti oggi - che con i loro giornali menano le danze. La copertura politica all’eversione del Partito comunista ieri, del Partito democratico oggi. La violenta diffamazione personale, Craxi ladrone di tesori occulti, Berlusconi pedofilo, corruttore avido di beni pubblici.
Le uniche differenze stanno nel fatto che capofila contro Craxi era il Corriere della Sera, con La Stampa e La Repubblica al seguito, e oggi è stata invece La Repubblica a dirigere l’orchestra; l’altra differenza di gran peso, il diverso comportamento dei due presidenti della Repubblica, con Scalfaro parte attiva nella distruzione della Prima Repubblica (Napolitano non è Scalfaro). Saltiamo appena due o tre anni e andiamo al primo governo Berlusconi del ’94: che cos’è, se non un tentativo di eversione, l’avviso di garanzia portato al presidente del Consiglio a Napoli mentre presiedeva una conferenza internazionale contro la criminalità? Un avviso di garanzia pubblicato con titoli di scatola sulla prima pagina del solito Corriere della Sera ventiquattro ore prima di essere notificato al diretto interessato. Un avviso di garanzia per un reato dichiarato inesistente dalla stessa magistratura, naturalmente anni dopo.
E, continuando con gli interrogativi, che nome si dovrebbe dare alla garanzia data dal presidente Scalfaro a Bossi di non sciogliere le Camere consentendo così di compiere a man salva il ribaltone che avrebbe posto termine al governo Berlusconi? La triste verità è che il golpismo delle Brigate Rosse, anche se ha riempito le cronache di vittime innocenti, è un gioco da bambini rispetto al golpismo strisciante eternamente annidato sotto la politica italiana.
Silvio Berlusconi è un gran combattente; ha stravinto le
elezioni e consolidato il potere del suo governo. Ma nessuno può illudersi di aver vinto per sempre un male che affonda le radici nella storia recente e passata del'Italia.
*Sottosegretario agli Esteri
La tua analisi è onesta e puntuale.
L'amore filiale può incidere ma è anche testimonianza e serto d'alloro per la fronte di un padre!
Perchè la giustizia è uguale per tutti anche per gli ex presidenti del consiglio ed una condanna è valida anche quando colpisce il potere non solo quando colpisce i ladruncoli di polli
E' chi sono queste eminenze grige se non la magistratura?.
Hanno tentato di picconare Berlusconi con la sua vita privata e non ci sono riusciti.Manca di picconare il PDL con una nuova falsa tangentopoli.Senza retroterra di partito anche Berlusconi deve necessariamente cadere e rimarebbero solo in piedi le eterne anime candide dell'ex PCI,quelli che non hanno mai fatto nè commesso niente!La situazione è più seria di quello che si possa pensare!
Forse sta nel fatto lui è stato condannato e altri no. Come dice 4 Ititrefen, tutti erano fuorilegge e e presentavano bilanci falsi, e non per questo lui aveva ragione. Ma se tutti fossero stati condannati in via definitiva, con la stessa velocità -mai vista- dedicata a Craxi, forse lui non avrebbe avuto da ridire.
Forse, se avessero provato a condannare tutti, li avrebbero stoppati immediatamente.
colpevole e con lui colpevoli tutti gli altri Segretari di partito per cui in galera avrebbero dovuto esserci tutti: Però a Bettino c'è da dare il merito di aver portato gli italiani a vivere un boom economico e uno dei periodi migliori. Gli è stato impedito da quella sinistra così liberale di poter tornare in Italia x curarsi adeguatamente, condannandolo praticamente a morire.
Ora io mi chiedo e chiedo a Lei come suo fratello possa andare a braccetto con i forcaioli di suo padre...che avevano preso mazzette come lui ma sbandieravano una coscenza immacolata ...e ques'animo così puro introdusse Dipietro in parlamento.....pensiamoci tutti!!!!!
Vi ricordate com'erano sontuosi i congressi dei partiti , anche quelli con tre gatti per iscritti?
Il progetto eversivo sta nel fatto che il giustizialista, manettaro, Di Pietra colpi solo esponenti di una parte politica corrotta quanto, se non di più, di Bettino Craxi. Demolita una parte politica, Di Pietra si è ritrovato, forse per ringraziarlo dell’opera incompiuta , una bella candidatura in un seggio blindato e oggi lo ritroviamo a fare da padre padrone in un movimento politico di sua esclusiva proprietà.
Craxi il 3 luglio 1992 alla Camera aveva affermato che tutti i partiti avevano bisogno di denaro ottenuto illegalmente per finanziare le proprie attività, e lo ricevevano. Quindi di corrotti e corruttori molto ancora si deve dire.
ma nn eravate liberarali?
non eravate di destra?
siete socialisti o di destra?
il socialismo di destra io non lo conosco, e cmq craxy era di sinistra!!!
io non ci sto a capi + niente.
spiegatemelo voi per piacere
Da domani non bevo più.
Lo giuro!!!!
Comunque se il suo teorema di induzione che vede la vicenda di suo padre come vittima simile a quella di Berlusconi, allora tanto è vero che anche quest'ultimo finirà latitante in Tunisia...
Tutto sommato un buon auspicio...
Craxi ha utilizzato ogni mezzo per stare al potere e questo ne fa un delinquente, al pari di tanti altri, ma pur sempre un delinquente, premier politico disinteressato dell'anima nobile della politica stessa.
Basta quindi con questi continui tentativi di revisione storica: Craxi non è stato colpito da nessuno, ma giudicato colpevole da tre tribunali distinti, nonché giudicato dalla verità storica.
Sarebbe invece utile non concedere più alle nuove generazioni esempi di impunità come questo; smettiamola di dire che i magistrati ce l'hanno con l'uno o con l'altro, vediamo se si riesce a mettere qualche uomo politico davanti alle proprie responsabilità e senza revisioni...
Tutte queste persone sono letteralmente malate di potere ed esercitano il loro ruolo agendo con approssimazione, cercando consensi con i mafiosi e la massoneria, vendendo la nazione ai lobbisti internazionali, facendo pagare balzelli vessatori ai contribuenti veri, attuando il trasformismo politico più becero e applicando provvedimenti economici dall'appropriatezza disarmante.
Quindi, non ce l'ho con Craxi perché socialista, ci mancherebbe, o perché capo del governo, ma ce l'ho con lui perché dall'alto della sua presupponenza è stato per me un gran ignorante in materia sociale ed economica, solo un opportunista presuntuoso.