Rifiuti, Bassolino rinviato a giudizio per peculato

Il presidente uscente della Campania è stato rinviato a giudizio con l’accusa di peculato. Prosciolto per le accuse di falso. La prima udienza del processo è fissata per il prossimo 20 luglio. Condannato a due anni l’ex vicecommissario all’emergenza rifiuti, Raffaele Banoli

Rifiuti, Bassolino rinviato a giudizio per peculato

Napoli - Il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di peculato. Al termine dell’udienza preliminare per la vicenda delle cosiddette "consulenze d’oro" al commissariato straordinario per la gestione dei rifiuti in Campania, il gup di Napoli Alabiso ha accolto parzialmente le richieste del pm Novelli. Bassolino è stato prosciolto in relazione dal reato di falso.

Bazssolino rinviato a giudizio Il presidente uscente della regione Campania è stato rinviato a giudizio con l’accusa di peculato dal gup del Tribunale di Napoli in merito a una serie di consulenze cosiddette d’oro che sarebbero state concesse nel periodo in cui era commissario straordinario di governo per l’emergenza rifiuti in Campania. Il gup di Napoli ha accolto in parte le richieste del pm Giancarlo Novelli. La prima udienza del processo che si celebrerà dinanzi alla prima sezione del Tribunale di Napoli è fissata per il prossimo 20 luglio.

Bassolino è stato invece prosciolto per le accuse di falso, mentre, per il giudizio con rito abbreviato il gup ha condannato l’ex vicecommissario all’emergenza rifiuti, Raffaele Banoli, a due anni di reclusione con pena sospesa e l’avvocato amministrativista Enrico Soprano a un anno e sei mesi. Entrambi sono accusati di concorso in peculato. Tra i rinviati a giudizio c’è anche l’ex sub-commissario all’emergenza Giulio Facchi. 

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