Più batteri in palestra che nei bagni pubblici: i numeri (choc) di uno studio e le regole per proteggersi

È enorme il numero di batteri che proliferano nelle palestre: ecco i numeri di uno studio internazionale, quali sono i germi più comuni e come evitare di rimanere contaminati

Più batteri in palestra che nei bagni pubblici: i numeri (choc) di uno studio e le regole per proteggersi
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L'attività fisica da sempre è fonte di benessere per l'organismo umano, allontana numerose patologie e ci fa stare in forma ma bisogna stare molto attenti specialmente quando ci si allena in palestra visto che su numerose attrezzature di uso comune (pesi, sbarre, tapis roulant, ecc.) c'è una quantità elevatissima di batteri ben più alta di quelli che si possono trovare sulla tavoletta del water, addirittura con una differenza abnorme anche di 362 volte.

Cosa succede in palestra

Ma come è possibile questa differenza così elevata ma soprattutto preoccupante per tutti gli sportivi iscritti nelle palestre? Chelsea Freeburn, membro del team creativo di FitRated ha spiegato al The Guardian che le attrezzature da palestra sono utilizzate da centinaia di persone: di conseguenza, se non vengono pulite in maniera accurata prima e dopo essere state utilizzate "può verificarsi una crescita batterica" via via sempre più elevata. L'esperto fa il paragone con la stretta di mano tra persone sudate ricordando i numeri del tapis roulant che sarebbe 74 volte più contaminato di un rubinetto. "La maggior parte delle palestre fornisce materiali per pulire le attrezzature dopo l'uso. È sorprendente che le persone li trascurino soprattutto quando sono lì. Se la palestra non fornisce questi materiali si potrebbero portare con sé salviette disinfettanti", consiglia l'esperto.

Come proteggersi: 3 regole fondamentali

A questo punto la domanda sorge spontanea: come si può difendere uno sportivo dal rischio di infezione?

Ne ha parlato di recente sui social il prof. Matteo Bassetti, Direttore del reparto di Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova, che ha elencato tre regole fondamentali: "Disinfetta sempre l'attrezzatura prima e dopo l'uso, evita di toccarti il viso durante l'allenamento e lava accuratamente le mani con sapone antibatterico prima e dopo ogni sessione". Purtroppo, sostiene l'esperto, "la maggioranza di chi frequenta le palestre, ignora queste importanti misure di prevenzione".

Oltre a questi preziosi consigli ce ne sono degli altri da non trascurare: mai camminare scalzi in palestra e soprattutto lavare gli abiti da palestra dopo ogni allenamento per evitare il proliferare dei batteri anche sui propri indumenti.

Molto importante sono i guanti da allenamento che spesso aiutano nel sollevare i pesi: se da un lato, non toccandosi il viso, possono evitare che i germi vadano sulla nostra pelle, massima attenzione a quando li togliamo (visto che sono anch'essi contaminati) e soprattutto il consiglio di lavarli dopo ogni sessione di allenamento così da non correre rischi la volta successiva che verranno indossati.

I risultati dello studio

La ricerca che sta facendo molto discutere e di cui parlano numerosi media internazionali è stata condotta da FitRated, azienda che raccoglie le informazioni principali sulle attrezzature fitness più diffuse tra cui anche quelle che riguardano direttamente la salute. Ebbene, su cyclette, pesi e tapis roulant ci sarebbero un milione di germi per pollice quadrato: tra i batteri identificati sono stati trovati i cocchi gram-positivi in grado di provocare infezioni cutanee e i bastoncelli gram-negativi che resistono agli antibiotici.

Questo studio ha messo in mostra che i normali manubri dei pesi possono contenere anche 362 volte di più batteri di quelli di un sedile del water mentre sui tapis roulant questo numero sarebbe 74 volte più elevato di un tipico rubinetto che si trova in un bagno pubblico.

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