Il Salone del Libro tra cirillico e colbacchi

Kermesse al Lingotto dal 12 al 16 maggio all'insegna della patria di Dostoevskji e Tolstoj. Spettacoli di danza, concerti, mostre sui rapporti tra Russia e Italia, incontri con decine dei migliori autori post-sovietici e presentazione delle novità editoriali da Mosca

Un colbacco in testa e in mente un'apoteosi di cirillico. Così il Salone Internazionale del Libro di Torino, che si terrà dal 12 al 16 maggio prossimi, parlerà russo. Già, perché sarà la Russia la vera protagonista di questa edizione. Che, forse per venire incontro alle vastità geografiche della patria di Tolstoj e Dostoevskij, aumenterà considerevolmente i suoi spazi: ai quattro padiglioni (27 sale convegni per 51mila metri quadrati di superficie), si aggiunge il padiglione Oval, una struttura di 20.000 metri quadrati ideata e realizzata in occasione delle Olimpiadi invernatli 2006 e gestita da Lingotto Fiere dal luglio 2009.
Ma questa è solo una delle tante sorprese che riserva il Salone nell'edizione di quest'anno che sarà presentata domani, alle 11 presso il Centro Incontri della Regione Piemonte (corso Stati Uniti 23, Torino). Saranno ufficializzati tutti i nomi degli scrittori e relatori, gli appuntamenti del tema annuale «La memoria, seme del futuro» e gli eventi proposti dalla Russia, Paese ospite 2011: cinque mostre e due stand nei quali presenterà una serie di autori quali Pavel Basinsky, Gennady Kiselev, Lidia Grigorjeva, Gennady Kiselev (Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, 2000), Alexei Jurievic' Kuzmin, Vladislav Otroscenko. L'elenco degli autori russi prosegue con Miriam Petrossian, Tatjana Pigareva (il suo libro «Mosca. Autobiografìa di una città. Collezione privata di storie urbane» è stato pubblicato nel 2002 in Spagna e tradotta in italiano nel 2008) Vyacheslav Kuritsyn, Mikhail Elizarov, Zakar Prilepin, Sasha Sokolov. Spicca poi Evgheny Solonovic' noto come interprete delle poesie italiane con le sue traduzioni in russo di Dante e Petrarca, Ungaretti e Montale, Sciascia e Fenoglio.
Numerose le case editrici presenti negli stand della Federazione Russa, oltre 40, a rappresentare una panoramica completa delle proposte editoriali, dalla «Academia» (Mosca) che pubblica la letteratura didattica per tutti i livelli dell'istruzione professionale, alla «Zlatoust» (San Pietroburgo), che pubblica materiali per l'insegnamento della lingua russa agli stranieri. Forte la presenza di case editrici specializzate in classici e di quelle che puntano sulle edizioni per bambini o sui libri d'arte, molte a partecipazione pubblica. Fra gli stand anche quello della «Associazione degli Editori Russa» (Mosca), organizzazione sociale professionale non governativa che riunisce oltre 200 associazioni e società editoriali con diverse forme di proprietà.
La presenza russa a Torino prevede anche la performance dell'artista Konstantin Bogomolov «Un testo come persona. Una persona come un testo» in programma alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Con «I graffiti di Alina Gutkina» vengono rappresentati i problemi della subcultura giovanile, raramente rappresentati nell'ambito dell'arte russa contemporanea. La Gutkina è stato l'unico artista Mosca a sollevare questo tema. Studenti del collegio di San Pietroburgo si esibiranno in «Il Concerto dell'Ensemble Bis-Quit». Il musical ensemble «Bis-Quit» è stato costituito nel 2002 ed i suoi musicisti fondono il suono degli strumenti popolari russi con quello del sassofono. Il repertorio del gruppo comprende diversi generi e stili: classica, jazz, country, tango, latino e musica popolare russa. Numerose anche le mostre all'interno degli stand: «Russia e Italia, storia dei rapporti diplomatici e culturali. Archivio dei documenti di Politica Estera dell'Impero Russo: come erano stabiliti i rapporti diplomatici 150 anni fa», «Letteratura italiana nella grafica dei libri russi», «Giordano Bruno negli archivi della biblioteca statale russa.

E, ancora, «L'avventura incredibile degli italiani in Russia», «Il cinema italiano rappresentato nei poster russi», «50 anni di era spaziale pilotata», «La città delle stelle, Prototipi di tute spaziali, di cibo spaziale, di attrezzature», «Russia vista dal finestrino del treno, 50 Opere fotografiche e Video di Anton Langhe».

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