Da che cosa dipende la fame? Si tratta semplicemente della mancanza di cibo, degli ormoni o ci sono altre ragioni? Quando si è a dieta, il senso di fame può essere controllato in qualche modo?
Giungono da Singapore i nuovi studi sul cervello e come esista un gruppo di neuroni responsabile dell'aumento o della diminuzione dell'appetito. Lo studio è stato pubblicato su Science ed è stato condotto da Sarah Xinwei Luo e dai colleghi della Agency for Science Technology and Research (A*Star). Gli studiosi hanno realizzato il progetto a partire dai topi, facendo emergere un meccanismo neurale precedentemente sconosciuto e mettendolo, così, in correlazione con la fame e i suoi processi.
In pratica, nel cervello si trova un'area chiamata nucleo tuberalis lateralis, o Ntl. Quest'area è poco conosciuta, però è noto che, qundo per qualche ragione viene danneggiata nei pazienti, si verificano delle conseguenze molto precise: la diminuzione dell'appetito e un calo di peso anche molto rapido. Così i ricercatori si sono concentrati sull'osservazione del comportamento dei neuroni della somatostatina nel Ntl del cervello dei topi, scoprendo che questo gruppo di neuroni si attiva con l'appetito - ad esempio quando non si mangia per alcune ore perché si sta dormendo - oppure con la somministrazione dell'ormone della fame, chiamato grelina.
Di conseguenza, secondo gli scienziati, il comportamento alimentare può essere controllato, ricorrendo ai farmaci oppure all'optogenetica - una disciplina nuova che unisce tecniche ottiche e genetiche di rilevazione nei circuiti
neuronali del cervello. In futuro questa scoperta potrebbe essere utilizzata per riuscire a curare efficientemente l'obesità o, in generale, riuscire a tenere sotto controllo la massa corporea in maniera sana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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