Invecchiamento cerebrale, cause e strategie per rallentarlo

L’invecchiamento cerebrale è un fenomeno fisiologico che provoca la diminuzione delle capacità cognitive. Per rallentarlo è necessario seguire dei comportamenti che mantengono attiva la mente

Invecchiamento cerebrale, cause e strategie per rallentarlo

Con l’avanzare dell’età il nostro cervello subisce un fenomeno fisiologico chiamato invecchiamento cerebrale. Esso comporta una diminuzione delle capacità cognitive, come la perdita della memoria a breve termine. Si tende così a far fatica a ricordare i nomi delle persone e determinate parole, utilizzate per designare specifici luoghi e oggetti.

Ciò avviene perché i neuroni si riducono e con essi anche le connessioni nervose. Aumenta così il rischio di contrarre malattie neurodegenerative gravi, come il Morbo di Parkinson e l’Alzheimer.

Quali sono le cause dell’invecchiamento cerebrale

neuroni

A determinare questo declino cognitivo vi sono alla base diverse tipologie di fattori. Molto frequente è il fattore genetico. Vi sono soggetti che sono più predisposti geneticamente all’invecchiamento cerebrale rispetto ad altri.

Contribuiscono a determinare questo fenomeno anche fattori sociali legati allo stile di vita che si conduce e la qualità e la quantità di relazioni sociali che intratteniamo nel corso della nostra esistenza. Infatti, a rischio sono soprattutto le persone che raggiunta l’età della pensione riducono i loro contatti sociali e trascorrono le loro giornate in solitudine o svolgendo attività passive come guardare la tv.

Inoltre, non dobbiamo dimenticare le cattive abitudini che facilitano il declino cognitivo, come svolgere poca attività fisica, bere troppi alcolici, fumare o fare uso di sostanze stupefacenti

Come rallentare l’invecchiamento cerebrale

scrivere

Per prendersi cura del proprio cervello mantenendolo giovane più a lungo si deve intervenire sin da giovani. Si possono adottare dei comportamenti che ci preservano dal declino cognitivo. Questi comprendono:

  • svolgere una costante attività fisica: condurre una vita sedentaria non fa per niente bene al cervello. Invece, praticare sport almeno due volte a settimana o semplicemente concedersi una passeggiata di almeno venti minuti al giorno permette alla mente di distrarsi e mantenersi giovane;
  • dedicarsi a passioni ed hobby: attività come leggere, ascoltare musica, imparare uno strumento musicale, imparare una nuova lingua o scrivere a mano, consentono alla mente di mantenere alti i livelli di concentrazione e attenzione;
  • coltivare le relazioni sociali: frequentare amici e parenti, dedicarsi all’associazionismo e al volontariato contrasta l’insorgere della demenza senile. Al contrario, vivere in solitudine genera depressione e stress che non fanno per nulla bene alla salute mentale;
  • praticare attività sessuale: una vita sessuale regolare e appagante stimola la produzione di ormoni come la dopamina e l’ossitocina che risultano benefiche per il cervello;
  • dormire bene e abbastanza: chi dorme dalle sette alle otto ore a notte risulta più attivo e performante mentalmente parlando. Anche concedersi un pisolino di almeno una mezz’ora il pomeriggio è un modo per preservarci dal declino cognitivo.

Mantenere il cervello giovane a tavola

alimentazione sana

Ci si può prendere cura della propria mente anche con un’alimentazione sana ed equilibrata. Un regime alimentare alleato del cervello deve essere ricco di due sostanze nutritive fondamentali, da una parte gli omega-3, dall’altra gli antiossidanti.

Della prima categoria fanno parte tutti i grassi polinsaturi che stimolano la memoria e l’attività neuronale. Ne sono ricchi il salmone, la frutta secca come mandorle e noci, i semi di lino, le verdure a foglia larga come la lattuga, l’olio extravergine d’oliva e l’avocado.

Gli antiossidanti, invece, rallentano l’invecchiamento cellulare dovuto alla formazione dei radicali liberi.

Di antiossidanti ne è ricca la frutta, come gli agrumi ricchi di vitamina C che dona energia alla mente, e i frutti rossi, o gli ortaggi come pomodori, peperoni, melanzane, broccoli, cavoli, carote e alghe. Bisognerebbe inoltre limitare l’abuso di zucchero e bevande zuccherate, il consumo di carne rossa e degli alimenti fritti.

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