Il cuore batte all'impazzata oppure lo stomaco duole e non vi è un rimedio in grado di lenire questo fastidio. Le analisi e i vari test diagnostici sono perfetti e il medico di famiglia o lo specialista non riscontrano nessuna causa organica ai propri disturbi. Capita sempre più spesso di soffrire di un mal di testa inspiegabile, di un prurito incoercibile che si manifesta puntualmente solo in alcune situazioni. E se fosse la psiche a innescare i sintomi? Sono tante le problematiche che rientrano nel vasto gruppo delle cosiddette "malattie psicosomatiche", ossia malesseri che possono essere definiti come delle risposte fisiche a dei disagi psicologici. La mente parla attraverso il corpo e usa come interprete il sistema nervoso simpatico che viene mantenuto in un continuo stato di eccitazione dalle emozioni negative e dallo stress eccessivo.
Le malattie psicosomatiche sono studiate dalla psicosomatica, una branca della medicina e della psicologia che, adottando una visione olistica, approfondisce le relazioni fra il "soma" e la "psiche". L'indirizzo più recente di questo ramo è la psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) il cui obiettivo è quello di chiarire le connessioni tra il funzionamento psicologico ("psico"), la secrezione di neurotrasmettitori a livello cerebrale ("neuro"), la secrezione degli ormoni da parte del sistema endocrino ("endocrino") e l'attività del sistema immunitario ("immunologia"). Le malattie psicosomatiche possono essere determinate da innumerevoli condizioni: fobie, depressione, traumi psichici, attacchi di panico, lutto, licenziamento, fine di una relazione.
Malattie psicosomatiche, un po' di storia
Nei tempi antichi non esisteva una distinzione fra disturbi organici e malattie psicosomatiche. Qualsiasi malessere veniva considerato come una conseguenza della volontà di una forza superiore. Non è un caso se la figura del medico era spesso associata a quella del sacerdote. Si pensi, ad esempio, alla medicina umorale di Ippocrate, secondo cui le problematiche fisiche erano l'esito di uno squilibrio degli umori del corpo. Tale teoria, fondamentale per la nascita della medicina psicosomatica, riconosceva quattro tipologie costituzionali: sanguigna, flemmatica, biliosa e melanconica.
L'aura quasi magica che avvolgeva il corpo e le sue funzioni declinò nel Seicento con la scoperta del microscopio e con le idee del filosofo Descartes. Fu allora che si iniziò a ritenere che l'organismo fosse regolato da forze meccaniche e fisico-chimiche. Gli approfondimenti sulle potenzialità della mente arrivarono, tuttavia, anni dopo grazie a Freud e ad altre personalità importanti come Wilhelm Reich e Alexander Lowen. Tra gli anni Quaranta e Cinquanta, Franz Alexander affermò che gli eventi stressanti e conflittuali erano in grado di scatenare alcune malattie psicosomatiche. Protagonista di tale connessione era il sistema neurovegetativo.
Malattie psicosomatiche: la tachicardia
Fra le malattie psicosomatiche è forse quella che desta maggiori preoccupazioni per via del coinvolgimento del muscolo cardiaco. La tachicardia, dal greco tachys ovvero "rapido" e kardia ossia "del cuore", è una condizione caratterizzata da un aumento dei battiti. In un adulto a riposo si parla di tachicardia quando la frequenza cardiaca supera i 100 battiti al minuto. Tra le cause patologiche della stessa ritroviamo svariate condizioni: ipertiroidismo, anemia, eccesso o assenza di minerali, crisi ipertensive o ipotensive, malformazioni congenite del cuore, malattie cardiovascolari.
In alcuni soggetti il disturbo è asintomatico. Quando sono avvertite, invece, le manifestazioni possono essere molto spiacevoli e includono:
- Algia toracica
- Vertigini
- Palpitazioni
- Dispnea
- Sincope
Da un punto di vista psicosomatico, la tachicardia è espressione di una insoddisfazione nei confronti della propria quotidianità o in generale del proprio stile di vita. Il cuore, simbolo della centralità degli affetti, desidera vivere a un ritmo diverso e, dunque, si ribella. Questo disturbo colpisce più frequentemente le persone troppo rigide e coloro che zittiscono le emozioni a favore di un'asettica razionalità. I battiti accellerati sono un chiaro segnale di invito a riappropriarsi dell'interiorità e del suo tempo che spesso non coincide con quello canonico.
Malattie psicosomatiche, la gastrite
Si ritiene che, fra le malattie psicosomatiche, sia una delle più complicate da diagnosticare. La gastrite è un'infiammazione acuta o cronica della mucosa gastrica, il rivestimento più interno dello stomaco. Il disturbo è l'esito di un'azione lesiva esercitata sulla mucosa da parte di fattori differenti: infezione da Helicobacter pylori, abuso di alcol, reazioni immunitarie, assunzione prolungata di farmaci quali aspirina e antinfiammatori non steroidei.
Nella forma acuta i sintomi compaiono all'improvviso e possono essere anche marcati:
- Pirosi gastrica
- Nausea e vomito
- Dolore e crampi allo stomaco
- Gonfiore addominale
- Eruttazioni frequenti
Da un punto di vista psicosomatico il canale digestivo rappresenta un mezzo attraverso cui vengono veicolate le emozioni. In particolare, lo stomaco è strettamente connesso con la capacità di accettazione. Chi soffre di gastrite psicosomatica non è in grado di metabolizzare una situazione o un evento che viene percepito come ingiusto e doloroso. A sperimentare la sintomatologia gastrica sono quasi sempre individui con notevoli difficoltà a gestire la rabbia.
Quest'ultima si tramuta spesso in esplosioni di collera che possono diventare anche pericolose. Per "spegnere" il bruciore il primo passo da fare è quello di osservare se stessi e la realtà da un'altra prospettiva per imparare, così, a "digerirla" meglio e con serenità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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