Riconfigurare la mente: così la routine aiuta il benessere

Massimo vantaggio con il minimo sforzo. Questo è il modus operandi del cervello, la cui plasticità può essere rafforzata grazie all'esecuzione di semplici esercizi

Riconfigurare la mente: così la routine aiuta il benessere

Sono in molti a voler rifuggere dalle solite e ormai obsolete routine, viste come delle catene che appesantiscono o impediscono il cammino nell'esistenza. Tuttavia esiste anche una larga fetta di persone legate alle proprie abitudini, incapaci di abbandonare questo guscio protettivo fatto di ripetitività e di approdi sicuri. Chi ha torto e chi ha ragione? O meglio cosa fa bene alla nostra mente? Ed è possibile riconfigurare la stessa?

Innanzitutto, è bene chiarire il concetto di routine. Secondo gli esperti di Guidapsicologi.it si tratta di una connessione neurale estremamente potente. Il cervello, in modalità risparmio energetico, sceglierà sempre il comportamento che implica meno sforzo, ovvero quello routinario. Tuttavia, a seconda del tipo di consuetudine, gli effetti sul benessere psicofisico variano in maniera significativa. Ebbene sì, esistono abitudini positive e abitudini negative. L'obiettivo è quello di scardinare gli atteggiamenti non salutari e di crearne di nuovi affinché la mente possa rifiorire ogni giorno.

È possibile riconfigurare la mente?

Cervello

La riconfigurazione della mente altro non è se non la riprogrammazione del cervello. Quest'organo, infatti, possiede la caratteristica della plasticità, ovvero la capacità di creare continuamente nuove connessioni neurali con la finalità di adattarsi all'ambiente circostante. Tale ristrutturazione si verifica per due motivi. In primo luogo poiché alcune connessioni vengono interrotte e di conseguenza si stabiliscono percorsi alternativi. In secondo luogo perché vi è un adattamento all'ambiente, come nel caso dell'apprendimento e della creazione di nuove routine.

La plasticità cerebrale, ossia l'organizzazione anatomica delle connessioni sinaptiche, ci consente di essere flessibili e di adeguarci a qualsiasi contesto. Certo, la riconfigurazione cerebrale può rivelarsi faticosa e complessa tuttavia, con perseveranza e pazienza, si ottengono risultati apprezzabili e i benefici per la mente sono innumerevoli.

Le routine sono positive o negative?

Cervello

Le abitudini sono neutre, quindi la loro positività o negatività viene stabilita a seconda dell'interesse, dei benefici e delle conseguenze per il diretto interessato. Una cosa è sicura: i comportamenti routinari supportano il cervello e il suo funzionamento in quanto gli consentono di consumare meno energia. Più consuetudini si stabiliscono, maggiore sarà la plasticità cerebrale sviluppata. Per i soggetti costantemente immersi in processi di apprendimento

è più facile consolidare le routine. Non si deve però dimenticare che tutti possiedono la capacità di riprogrammare il cervello. La pratica, infatti, incrementa la possibilità che la mente sviluppi percorsi sinaptici e crei nuovi circuiti neurali. Di contro, invece, le persone che ripetono sempre gli stessi atteggiamenti rafforzano i circuiti neurali esistenti, creando così resistenza all'apprendimento. Il cervello assomiglia a un muscolo: se ci si allena è in forma. Ma è bene ricordare che una sana abitudine può trasformarsi in dipendenza e che quest'ultima incide negativamente sulla flessibilità cerebrale.

Come abbandonare le routine dannose

Cervello

Le abitudini sono soggettive. Dipendono dalla libertà e dalla rigidità che innescano, ma anche dalla personalità dell'individuo. Gioca anche un ruolo importante l'impegno preso con le proprie scelte, con il rispetto e con la conoscenza della propria essenza. In alcuni casi, come già accennato, le routine possono soffocare la mente e renderla asfittica. Il metodo migliore per prendere le distanze dalla negatività è quello della sostituzione che consiste nell'offrire al cervello

un'alternativa a ciò che si vuole cancellare. Risulta, dunque, più semplice modificare un circuito neurale che crearne uno nuovo. Talvolta è necessario intraprendere un percorso psicoterapeutico che aiuti a rafforzare l'autostima, a smantellare le convinzioni limitanti e a saldare punti fondamentali quali pratica, perseveranza e pazienza. Solo in questo modo la mente riuscirà a respirare serenamente.

Come creare nuove routine per il benessere della mente

Cervello

Ogni abitudine può essere riprogrammata poiché al cervello non interessa quanto essa sia positiva o negativa, ciò che conta è stabilire le connessioni neurali per ottenere il massimo vantaggio con il minimo sforzo. Le nuove routine, quindi, non sono altro che novelle connessioni e come tali richiedono pratica, costanza e diligenza.

Secondo diversi studi una consuetudine alternativa in taluni casi si può instaurare attraverso 21 giorni di esercizio continuativo. Altre ricerche portano a 40 i giorni di addestramento. Esistono alcuni semplici esempi di attività in grado di apportare benefici alla mente:

  • benessere mentale: leggere, studiare lingue straniere, praticare meditazione o mindfulness, parlare di argomenti che stimolano la riflessione e l'auto-interrogazione, intraprendere una terapia psicologica, abbracciare i propri hobbies;
  • benessere fisico: fare esercizio, camminare, seguire una dieta mediterranea, evitare alcolici, ballare, cantare;
  • benessere emotivo: connettere, condividere e accogliere le emozioni, praticare yoga.
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