Riuscire a fare flessioni? Un indicatore di salute

Gli uomini di mezza età che riescono a fare più di dieci flessioni consecutive godranno di un ottimo stato di salute per i prossimi dieci anni. Lo dimostra una ricerca dell’Università di Harvard che sostiene quanto questa capacità sia legata al rischio di contrarre o meno malattie cardiovascolari

Riuscire a fare flessioni? Un indicatore di salute

Riuscire a fare più di dieci flessioni consecutive è diventato un importante indicatore di salute.

Lo conferma un nuovo studio dell’Università di Harvard, pubblicato sulla rivista “Jama Network Open”. Fare piegamenti ha rappresentato per tanto tempo una prova della virilità di un uomo che si vantava davanti ad amici e colleghi dimostrando la sua forza e il suo potere. Oggi la scienza, invece, sostiene che gli uomini di mezza età che non riescono a completare dieci piegamenti sulle braccia sono a rischio ictus e infarto.

Riuscire a compiere più di dieci flessioni di seguito riduce del 97% il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari gravi nei prossimi dieci anni di vita. Lo studio in questione si è basato sui test di idoneità di oltre 1000 vigili del fuoco che si erano arruolati tra il 2000 e il 2007 nello stato americano dell’Indiana. Gli uomini che sono stati sottoposti a questo tipo di test avevano in media un’età di 39, 6 anni. Risultavano in sovrappeso nonostante conducessero uno stile di vita attivo, dedito costantemente allo sport.

Gli scienziati hanno rilevato nel corso della loro accurata ricerca che chi era capace di fare più flessioni, ossia tra i 21 e i 30 piegamenti circa, nel corso degli anni godeva di uno stato di salute ottimo. Rischiava meno di sviluppare malattie cardiovascolari a rischio infarto come la temuta coronaropatia. Gli uomini che al contrario non riuscivano proprio a compiere dieci flessioni consecutive erano quelli che dieci anni dopo hanno contratto questo tipo di patologie.

I risultati della ricerca dell’Università di Harvard si sono dimostrati veritieri ed efficaci.

Sono da prendere seriamente in considerazione quando si vuole valutare lo stato di salute e benessere di una persona, soprattutto per calcolare il rischio di malattie cardiovascolari. Questo è un metodo semplice e gratuito che aiuta a prevenire patologie che conducono alla morte precoce di un individuo.

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