Schizofrenia, il ruolo delle mutazioni somatiche

L'importanza delle variazioni genetiche somatiche nella schizofrenia è stata indagata dai ricercatori dello Stanley Medical Research Institute

Schizofrenia, il ruolo delle mutazioni somatiche

La schizofrenia è un disturbo cronico e invalidante che colpisce il cervello. Attualmente, si ritiene che la genesi della schizofrenia sia multifattoriale, ovvero il suo esordio è legato a molteplici fattori, tra cui l'ereditarietà, gli eventi traumatici avvenuti durante la gravidanza, lo stress ambientale e quello psicologico. Anche situazioni complesse aumentano di due o tre volte il rischio di sviluppare la patologia.

Secondo i ricercatori dello Stanley Medical Research Institute, alla base della schizofrenia potrebbero esserci delle mutazioni genetiche somatiche nelle cellule cerebrali. Lo studio è stato pubblicato su "Biological Psychiatry". Le mutazioni genetiche tradizionali, note anche come "mutazioni germinali", si verificano negli spermatozoi o negli ovociti e vengono trasmesse dai genitori ai figli. Le mutazioni somatiche, diversamente, avvengono nell'embrione dopo la fecondazione e possono manifestarsi in tutto il corpo o in sacche isolate di tessuti. Questa localizzazione le rende difficili da identificare mediante campioni di sangue o di saliva, usati tipicamente per gli studi di sequenziamento.

Per determinare il codice genetico di tutti gli esosomi, le parti dei geni che codificano per le proteine, gli scienziati hanno utilizzato il sequenziamento profondo dell'intero esosoma. Gli studiosi hanno così sequenziato campioni post-mortem di cervello, fegato, cuore e milza di 27 soggetti affetti da schizofrenia e di 31 partecipanti di controllo. Mediante l'impiego di una potente tecnica analitica, è stata identificata una media di 4,9 mutazioni somatiche a singolo nucleotide (SNV) in campioni cerebrali di pazienti schizofrenici e di 5,6 varianti somatiche in campioni cerebrali di individui di controllo.

Dall'indagine è emerso che le mutazioni nelle persone con schizofrenia sono state trovate in geni già correlati alla malattia. Delle varianti germinali che erano state precedentemente associate alla stessa, i geni hanno influenzato le proteine codificanti associate alla comunicazione neurale sinaptica, in particolare in una regione del cervello chiamata corteccia prefrontale dorsolaterale. I ricercatori hanno quindi cercato di capire quali proteine potrebbero essere influenzate dalle mutazioni somatiche identificate. Ad essere altamente colpita è la proteina GRIN2B, un componente proteico dei recettori del glutammato di tipo NMDA, fondamentali per la segnalazione neurale.

Per diversi decenni la genetica della schizofrenia è stata ampiamente studiata. Ora emerge che alla base della malattia potrebbero esserci mutazioni del DNA delle cellule cerebrali, in particolare varianti che riguardano il recettore del glutammato NMDA.

In conclusione, le mutazioni somatiche del cervello sarebbero in grado di fornire preziose informazioni sull'architettura genetica molecolare del disturbo. Non si escludono, in futuro, nuovi approcci terapeutici.

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