Scuola, pressing leghista: "Agli insegnanti lombardi priorità nella graduatoria"

Dopo la proposta di legge avanzata a livello nazionale sull’introduzione degli albi regionali per il personale scolastico, la Lega Nord preme per l'attuazione in Lombardia: "Autonomia a livello regionale"

Scuola, pressing leghista: 
"Agli insegnanti lombardi 
priorità nella graduatoria"

Milano - "Pieni poteri alle Regioni per dare la precedenza agli insegnanti lombardi". Dopo la proposta di legge avanzata dalla Lega Nord a livello nazionale sull’introduzione degli albi regionali per il personale scolastico, il capodelegazione della Lega Nord nwella Giunta regionale lombarda Davide Boni chiede "la piena attuazione del federalismo" che "si traduce nell’autonomia concessa alle Regioni nelle diverse materie previste dalla stessa riforma federale e dalle modifiche introdotte al titolo V della Costituzione". "Il fatto quindi di prevedere l’introduzione degli albi regionali in materia scolastica, va nella direzione di garantire maggiori competenze alle nostre Regioni, cambiando un sistema assistenzialista che di fatto ha sempre visto la scuola come un vero e proprio parcheggio pubblico".

Il pressing del Carroccio "L’obbligo di residenza sul territorio in cui si insegna, - continua Boni - così come punteggi più alti per i nostri insegnanti ai concorsi pubblici, garantiscono anche agli studenti di non avere più cattedre vuote a pochi mesi dall’inizio dell’anno scolastico, causate da una vera e propria ’migrazionè degli insegnanti che, dopo essere stati nomati, chiedono il trasferimento nella propria terra d’origine". "Una tutela necessaria dei nostri lavoratori e un’autonomia che deve essere concessa alle Regioni - sottolinea Boni - che è già stata chiesta più volte anche in Lombardia, dove sia per le cattedre, sia per l’assegnazione degli alloggi popolari, la Lega Nord ha presentato in questi anni diverse proposte di legge, sollevando in questo modo le numerose incongruenze di un sistema statale che premia i soliti noti a danno dei lombardi".

"Per questo motivo - conclude Boni - i vari decreti attuativi del federalismo fiscale rappresentano un’ottima opportunità per introdurre le modifiche di cui necessitano i nostri ordinamenti, in primis quello scolastico, evitando che lo Stato centrale continui a gestire risorse umane ed economiche e demandando così alle Regioni la piena amministrazione scolastica".

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