Carlo Conti e il coronavirus: "Niente Corrida e selfie a distanza"

Intervistato da La Nazione, Carlo Conti parla delle sue giornate ai tempi del coronavirus: "Niente Corrida e foto coi fan solo a distanza di sicurezza"

Carlo Conti e il coronavirus: "Niente Corrida e selfie a distanza"

Intervistato da La Nazione, Carlo Conti racconta le sue giornate ai tempi del coronavirus: "Sospendere La Corrida è stata una decisione dolorosa ma necessaria, le foto coi fan le faccio solo rispettando le distanze imposte".

L'emergenza coronavirus ha cambiato la vita di tutti, anche quella di Carlo Conti. Il volto simbolo di Rai1 è stato costretto ad interrompere La Corrida dopo una sola puntata, proprio per arginare il possibile rischio di contagio. Il conduttore toscano si dice completamente d'accordo sulla scelta della televisione pubblica: "È stata una decisione dolorosa ma necessaria. Non si può rischiare e, come abbiamo fatto noi, non deve rischiare nessuno".

Con gli impegni televisivi in pausa e con le scuole chiuse, Carlo Conti si trova a ricoprire il ruolo di papà a tempo pieno, con un occhio sempre attento alle ultime notizie: "Sono qui che gioco con mio figlio Matteo e mi godo la mia famiglia, leggo libri. Scorrono no stop sulla Tv gli aggiornamenti sulla situazione davvero difficile che stiamo vivendo ed è logico che l’attenzione molto sia concentrata lì". "Penso anche ai programmi ma ora le priorità sono altre", aggiunge il professionista del piccolo schermo.

Carlo Conti descrive anche come è cambiato il rapporto tra i personaggi famosi e i fan al tempo dell'emergenza sanitaria per il coronavirus: "Fa molto piacere sentire che il pubblico ti ama ma in questo momento dobbiamo fare attenzione". Questa riflessione è l'occasione per raccontare un aneddoto: "Proprio stamani a Firenze all’uscita di una farmacia ho incontrato una signora che mi ha chiesto una foto". "Ho detto sì ma l’abbiamo fatta rispettando le distanze che vengono giustamente imposte", ha aggiunto il conduttore, evidenziando l'importanza di seguire attentamente le norme di comportamento imposte dalle autorità politiche e sanitarie.

Nonostante la gravità della situazione attuale, Carlo Conti non ritiene che sia minimamente assimilabile con la tragedia della guerra: "L’emergenza è davvero grande, [...] ma la tragedia della guerra vissuta dai nostri nonni e dai nostri genitori è qualcosa che non credo sia paragonabile a ciò che viviamo adesso. Quella era una guerra sanguinosa, dove c’era la fame e non si sapeva davvero come sarebbe andata a finire".

"Noi abbiamo tutti i generi di prima necessità, case calde, l’acqua, la tv che ci informa, il computer.

E soprattutto possiamo contare su queste splendide persone che sono i medici, gli infermieri, i paramedici e tutti i soggetti che sono in campo e che stanno lavorando con professionalità, abnegazione e umanità per debellare gli effetti del coronavirus. Li ringrazio di cuore", aggiunge fiducioso Carlo Conti.

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