Franca Leosini: "La donna che accetta la violenza dell'uomo è complice"

Intervistata da La Stampa, Franca Leosini è tornata sul discorso delle violenze domestiche, affermando che una donna diventa complice se non reagisce al primo segnale

Franca Leosini: "La donna che accetta la violenza dell'uomo è complice"

Franca Leosini è stata assunta a mito di un certo pubblico televisivo che si eccita nel sentire la giornalista fare sfoggio del suo linguaggio forbito mentre intervista i protagonisti dei fatti di cronaca più cruenti del nostro Paese. È l'idolo dei social network e può contare su uno zoccolo duro di Leosiners - come si fanno chiamare i suoi fan - pronti a commentare qualunque sua apparizione televisiva. 86 anni compiuti a marzo, dal 1994 conduce Storie maledette e con il suo modo unico di intervistare ha saputo fare breccia nel pubblico più giovane, anche se proprio la sua impostazione è sempre più spesso oggetto di critica. Ai leosiners si contrappongono quelli che considerano la sua conduzione morbosa e forzatamente spinta nella ricerca di termini desueti, solo per diventare oggetto di culto dei social. Questo la farebbe anche scivolare in pericolosi inciampi di narrazione, che lei comunque rivendica.

L'ultima grande polemica che l'ha colpita risale a pochi mesi fa, quando l'ospite di Franca Leosini era Sonia Bracciale. La donna è stata condannata a 21 anni di reclusione come mandante dell'omicidio di suo marito, colpevole di averle fatto violenza fisica e di averla vessata per anni. "La responsabilità ce l’ha anche lei come tutte le donne che non mollano il marito al primo schiaffone", disse la Leosini alla donna, scatenando l'ira del pubblico e delle associazioni in difesa delle donne. La conduttrice si giustificò spiegando che "non ho detto che la responsabilità è delle donne, era un contesto colloquiale dove ho espresso un pensiero che corre sul filo della logica e soprattutto che è da considerare un consiglio, non certo un rimprovero". In molti l'hanno accusata di aver estremizzato il ragionamento, anche le associazioni in difesa delle donne.

Intervistata da La Stampa, Franca Leosini non fa un passo indietro e rivendica il suo discorso: "La frase è stata volutamente falsata. Se una accetta di subire una situazione diventa non dico responsabile, ma complice del suo carnefice". Per Franca Leosini dipende tutto dal background culturale della donna, che se "ha vissuto in una famiglia dove il padre, come si dice a Roma, corcava regolarmente la madre e la madre subiva e non era capace di reagire è matematico che possa introiettare questi comportamenti. Trovarli normali e quindi accettare un maschio che si comporti così con lei". La giornlista stigmatizza quella che viene comunemente chiamata "sindrome della crocerossina", legata alla propensione di alcune donne di voler a tutti i costi cambiare un marito violento: "La retorica dell''io ti salverò' l'ho superata da tempo, e non per la mia persona che non avrei mai accettato nessun tipo di violenza ma in generale. Ormai le donne sono informate, sanno le cose".

Franca Leosini, poi, fotografa una società, a suo dire "I maneschi sono più dove la cultura è meno frequentata, in altre situazioni magari non c'è bisogno di arrivare a esserlo".

A tal proposito, la giornalista conclude: "Al primo schiaffo te ne devi andare perché altrimenti dai un lasciapassare, poi diventa uso di vita. Io comando tu obbedisci. Purtroppo succede molto più di quanto sia raccontato. Magari finisce nei trafiletti di cronaca fino alla tragedia. E mi dispiace dirlo ma accade più al Sud".

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