Mostri, vampiri e fantasmi? I bambini ne vanno pazzi

Alla fine i più coraggiosi sono sempre loro. I bambini. Sono piccoli e devono diventare grandi. Devono affrontare, e imparare a gestire, un quantitativo di cose ignote molto più elevato degli adulti. E' per questo che invece, noi adulti, abbiamo inventato le favole per aiutarli. E spesso le favole con il giusto livello di paura sono quelle che piacciono di più. Forniscono al bambino un brivido affrontabile, alla sua portata. Sono temi su cui il network kids del gruppo De Agostini, uno dei più importanti nel sempre più largo gruppo dei canali tematici per i più giovani, ha lavorato molto in questi anni. E per questo ha scelto per presentare il suo "pacchetto paura" al castello di Bran, proprio il castello dove secondo alcune leggende popolare sarebbe vissuto il Conte Dracula, e di lanciare alcuni dei suoi programmi a tema, che caratterizzeranno il palinsesto per tutta la stagione, nella serata di Halloween.

DeaKids manderà in onda Sabato alle venti la prima della nuove puntate de L'officina dei mostri. L'officina è un format originale che parte da un'idea semplice. Far progettare i mostri ai bambini e poi costruirli. Prendi la paura che hai dentro le dai forma e la esteriorizzi. Farebbe contento qualunque psicanalista. Ma per di più i bimbi, anche come pubblico, ci vanno matti. Per la realizzazione pratica del "progetto mostruoso" Dea Kids si è affidata al disegnatore Matteo Cremona (lavora anche per la Bonelli ed ha una esecuzione rapidissima) e al modellatore Marco Falatti (se un bambino pensa un "misto tra un vampiro e un maiale ma a scheletro" lui riesce ad assemblarlo). Il duo Cremona-Falatti è anche abbastanza bravo a recitare per cui la produzione della creatura si trasforma in una sorta di sit-com con anche una buona dose di ironia. Culmina quando una improbabile macchina sforna mostri fa uscire il pupazzone che il bimbo partecipante alla puntata si porta via. C'è poi un terzo personaggio il "Direttore", diabolica mente dell'officina che vive in una cripta e tiranneggia gli operai Cremona e Falatti. Strano mix tra un demone dantesco, il signore dei Sith di "Star Wars" e il direttore generale della saga di Fantozzi fa divertire soprattutto gli adulti, che si dovessero trovare a far compagnia sul divano ai figli. Quanto alle reazioni di un gruppo di pargoli tra i 6 e i 9 anni di fronte all'officina... Basta far la prova. E' molto probabile che poi passino il tempo a progettare e disegnare mucche licantrope, o giù di lì.

Su Super! Invece andrà in onda, sempre a partire da sabato il mago Steven (Stefano Bronzato). E' un prestigiatore giovanissimo capace di fare numeri incredibili con quasi qualsiasi oggetto (a vederlo in tv si pensa all'effetto di post produzione, quando poi te lo rifà sotto il naso...). In questo caso il suo Steven Street of Magic (seconda stagione) riparte alle 21,25 con una puntata ambientata nel castello di Zavattarello, famoso per le presunte apparizioni di Pietro Dal Verme (che probabilmente fu assassinato lì dalla moglie con un bicchierino di rosso all'arsenico). Steven-Stefano è bravo a smitizzare il fantasma senza però appiattire il tutto ad una lezioncina del cicap e mantenendo un po' di mistero. Il target del programma in questo caso si estende poi molto ai grandi (e alle ragazzine, Steven è un exmodello...) perché la parte dei numeri di prestidigitazione o mentalismo è per tutti. Sulla stessa linea un altro programma in arrivo a breve su un altro canale del gruppo, Explora. Dal 17 novembre debutterà l'illusionista canadese Zack Mirza specializzato nel fare magie in strada. Ma qui alla fin fine siamo già passati ad un pubblico adulto.

Per i piccolissimi c'è invece A tutto Tino!, un programma a pupazzoni, simile ai "Muppets" come stile (i creatori sono gli stessi) ma più didattico che va in onda su DeAJunior. Nel caso di Halloween puntata speciale alle 19,30( apre la stagione) "Paure e Spaventi". Qui il percorso davvero è sicuro e a prova di treenne timido. E al di là della puntata speciale spesso ci sono sempre ospiti nella casa dei pupazzi (quest'anno anche Massimo Boldi e il nutrizionista Marco Bianchi) che danno al tutto un qualcosa in più.

E

alla fine come sempre, quando la favola è assimilata, saranno i bambini a dire ai grandi di non aver paura. Non perché Dracula non esiste ma perché si può fabbricare un licantropo-cinghiale che se lo mangia in un boccone.