Ecco perché Handanovic ora è diventato un problema per l'Inter

Samir Handanovic ha commesso un grave errore nel match contro la Juventus, regalando di fatto il gol del raddoppio a CR7. L'Inter ora si interroga: è finita la sua era?

Ecco perché Handanovic ora è diventato un problema per l'Inter

Samir Handanovic sta diventando un reale problema per l'Inter di Antonio Conte. Il capitano è ormai giunto alla sua nona stagione tra i pali della porta nerazzurra ma negli ultimi mesi il suo rendimento è calato vistosamente ed è sotto gli occhi di tutti. Il grave errore commesso nella semifinale d'andata di Coppa Italia contro la Juventus ha spalancato di fatto la porta a Cristiano Ronaldo che non si è fatto pregare due volte depositando il pallone in rete per il 2-1 bianconero.

Di certo il numero uno sloveno non è stato aiutato dal compagno di squadra Alessandro Bastoni che ha regalato il pallone a CR7 ma la sua uscita avventata e inutile ha messo in difficoltà il giovane difensore 21enne che si è si è reso poi complice del pasticcio del capitano. Dalle immagini si vede chiaramente come Alessandro Bastoni, in netto vantaggio su CR7, indichi ad Handanovic di restare in porta ma lo sloveno decide lo stesso di uscire dalla porta.

Una serie di errori

Quello contro la Juventus non è il primo errore commesso da Samir Handanovic in questa stagione e che è costato diversi punti in campionato ma non solo. Il gol del pareggio di Ilic contro l'Hellas Verona è frutto di un pallone lasciato lì a pochi passi dalla linea di porta da Handanovic e di due gol di Caprari in Benevento-Inter 2-5 sono stati due grandi regali dell'ex portiere dell'Udinese. Quello che viene imputato all'estremo difensore dell'Inter è il non tuffarsi sulle conclusioni avversarie controllando con lo sguardo la traiettoria del pallone.

Contro il Napoli di Gattuso la migliore partita stagionale di Handanovic che si è reso protagonista di due grandi interventi su Chiesa in campionato e sempre contro la Juventus in Coppa Italia su Bernardeschi. Gli errori però sono stati tanti come quello in Inter-Fiorentina quando uscì in maniera non tempestiva su Chiesa, che all'epoca era ancora un giocatore viola, o contro la Lazio dove con un'incertezza permise a Milinkovic-Savic di segnare.

Ma non solo: il suo zampino c'è anche nel gol di Miranchuk dell'Atalanta che permise ai nerazzurri di pareggiare nel finale, ma anche in queli di Sottil in Cagliari-Inter e di Keita nel match perso contro la Sampdoria. Il rendimento del portiere nerazzurro è calato a vista d'occhio in questa stagione ma è già da un paio di anni che in realtà Samir ha perso la sua reattività e brillantezza. I punti lasciati sul campo per le sue incertezze pesano in classifica con i tifosi che hanno perso la pazienza: non è propriamente corretto, però, ritenerlo responsabile unico di queste uscite a vuoto dell'ultimo periodo. La società, infatti, avrebbe dovuto muoversi in maniera tempestiva sul mercato per trovare il suo sostituto.

Da sostituire?

Da tempo l'Inter sta sondando il mercato per cercare il degno erede di Handanovic che fino a un paio di stagioni fa era considerato uno dei migliori portieri al mondo.

Radu non convince a pieno Conte ma nella prossima stagione si dovrà porre rimedio cercando di acquistare un numero uno di prospettiva e di valore. In quest'ottica l'Inter ha messo ormai da tempo nel mirino due giocatori che militano nel campionato italiano. l'argentino Juan Musso dell'Udinese e Alessio Cragno del Cagliari.

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