Le giocate di Fagioli

Lo juventino e le scommesse su piattaforme illegali. Indagato dalla Procura di Torino, si è autodenunciato a quella federale: a livello sportivo rischia almeno tre anni di squalifica e una multa

Le giocate di Fagioli
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Giovane, bello, ricco e famoso. Con quello che si dice un futuro radioso davanti. Classe 2001, centrocampista della Juventus con il talento tra i piedi. Uno che, quando aveva sedici anni o giù di lì, già faceva strabuzzare gli occhi al suo allenatore Max Allegri. Eppure Nicolò Fagioli è finito nella bufera e forse nei guai, indagato dalla Procura di Torino per scommesse su piattaforme illegali, secondo quanto verificato dagli inquirenti che hanno incrociato gli accessi del suo e di numerosi altri profili. Anche la Figc ha aperto un fascicolo: il giocatore rischia la squalifica. «Nella nostra qualità di legali di Nicolò Fagioli hanno comunicato nel pomeriggio di ieri gli avvocati Luca Ferrari, dello studio legale Withers, e Armando Simbari - possiamo rappresentare che il nostro assistito sta affrontando con responsabilità la vicenda, in un'ottica di massima trasparenza e collaborazione con l'Autorità giudiziaria ordinaria e sportiva, come dimostra il fatto di essersi attivato per primo e tempestivamente nei confronti della Procura Federale». Ovvero, lui stesso si è autodenunciato alla giustizia sportiva ed è «sereno, massimamente concentrato sulla Juventus e sul campionato», avendo per di più raccolto finora 339' in sei presenze. Un esperto lo starebbe supportando mentre già a luglio Fabrizio Corona sui social parlava di ludopatia per il centrocampista.

Da parte della società bianconera, che in questo caso non rischia nulla, nessun commento pur essendo al corrente della vicenda da oltre un mese e cioè da quando Fagioli ha raccontato l'accaduto. Il giocatore è infatti già stato ascoltato dalla Procura federale della Figc, cui la segnalazione era stata inviata dai suoi legali lo scorso 30 agosto: a seguire l'evolversi delle indagini è il procuratore Giuseppe Chiné. Un'eventuale violazione del codice sportivo - articolo 24 - porterebbe il bianconero a vedersi infliggere una squalifica di tre anni (o più) alla quale aggiungere un'ammenda di minimo 25mila euro. L'indagine Figc non dovrebbe avere tempi lunghi: l'apertura del fascicolo è avvenuta i primi giorni di settembre e da quel momento la procura ha 60 giorni di tempo (salvo proroghe) per chiuderlo.

Al nome del giocatore è arrivata la squadra mobile della Polizia a seguito dell'indagine aperta nei mesi scorsi dalla Procura torinese su un giro di scommesse (sportive e non) su piattaforme illegali online.

Va peraltro precisato che il gioco d'azzardo non è un reato, se appunto non ci si rivolge ad allibratori non autorizzati dallo Stato: tuttavia uno sportivo, qualunque sia il ruolo che ricopre non può in alcun modo scommettere sulla disciplina che pratica, come esplicitamente precisato dal già citato articolo 24 del Codice di giustizia sportiva. Adesso non resta che attendere gli sviluppi dell'ennesima brutta vicenda che coinvolge un tesserato della Juventus: giovane, bello, ricco, famoso e con anche una presenza in nazionale.

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