
Nel mondo degli affari quelli bravi parlano di situazione «win-win». Che abbiano vinto tutti, in effetti, è il lato A della vicenda Sinner. D'altra parte però c'è un'ammissione di colpevolezza, ma bisogna vedere per chi. Tre mesi di squalifica sembra una Terra di Mezzo, e se in fondo Jannik se la cava con una sosta tra uno Slam e l'altro, chi ne esce peggio è la Wada, che chiedeva una pena esemplare e finisce per riconoscere che «il signor Sinner non aveva nessuna intenzione di barare e che la sua esposizione al Clostebol non ha fornito alcun beneficio nelle prestazioni». Sancendo a questo punto che le regole non sono più attuali, che devono essere cambiate, ma che si farà (non si sa perché) solo dal 2027. In pratica: l'ingiustizia è servita, ancorché patteggiata. Finisce così il caso che ha tenuto il tennis appeso alla sorte del suo numero uno per troppi mesi, all'improvviso e prima che si arrivasse a far decidere i tre giudici del Tas il 16 e 17 aprile a Losanna. Troppi rischi per Jannik, che avrebbe dovuto dimostrare l'indimostrabile, ovvero che aveva fatto di tutto per evitare che quelli del suo team comprassero e trasmettessero sul suo corpo la pomata incriminata (come fare? Seguirli fino a rimboccare loro le coperte per poi controllare nottetempo i borsoni?). Mentre l'ente mondiale che controlla la pulizia dello sport si salva in corner dopo una serie di figuracce, vedi la vicenda dei nuotatori cinesi arrivati alle Olimpiadi con una contaminazione accertata ben più grave, e pure le interviste rilasciate negli ultimi giorni dal presidente in giù.
Quelle che cominciavano sempre con «noi non possiamo dire nulla perché siamo parte in causa», per proseguire con «per noi Sinner è colpevole e chiediamo almeno un anno». Come riscuotere una multa per sosta vietata mandando la Guardia di Finanza al completo. Qualcuno ha scritto: l'antidoping è morto. Magari no, ma di sicuro non si sente tanto bene.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.