Come in un film di spionaggio i sicari sono entrati nella camera d'albergo di Mahmoud Al Mabhouh e gli hanno iniettato una sostanza che induce crisi cardiaca. Poi hanno fotografato i documenti che erano nella sua ventiquattr'ore e se ne sono andati chiudendo la porta con cura e mettendo il cartoncino «non disturbare» sulla maniglia. A rivelare come hanno agito i killer di uno degli esponenti di spicco di Hamas è il Times che cita varie fonti, tra cui Mahmoud Al Zahar, uno dei co-fondatori del movimento, che punta il dito contro Israele. Secondo al-Zahar, i sicari sono arrivati a Dubai con passaporti falsi al seguito del ministro israeliano delle Infrastrutture Uzi Landau, il primo a visitare gli Emirati.
Quando, poco dopo ora di pranzo, Al Mabhouh è stato trovato morto nel suo letto nel lussuoso hotel Al Bustan Rotana, i medici hanno diagnosticato un infarto. Ma gli uomini di Hamas hanno voluto vederci chiaro e hanno mandato un campione di sangue a un laboratorio parigino. Dopo nove giorni è arrivata la risposta: Al Mabhouh è stato avvelenato.
Hamas ha accusato Israele di aver portato la guerra in territorio straniero e ha annunciato che si vendicherà colpendo funzionari dello stato ebraico in Europa.
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