Spy story in medio oriente: iniezione letale per uccidere leader di Hamas

Mahmoud Al Mabhouh è stato trovato morto negli Emirati. Secondo funzionari di Hamas intervistati dal Times, sarebbe opera dei servizi israeliani

Come in un film di spionaggio i sicari sono entrati nella camera d'albergo di Mahmoud Al Mabhouh e gli hanno iniettato una sostanza che induce crisi cardiaca. Poi hanno fotografato i documenti che erano nella sua ventiquattr'ore e se ne sono andati chiudendo la porta con cura e mettendo il cartoncino «non disturbare» sulla maniglia. A rivelare come hanno agito i killer di uno degli esponenti di spicco di Hamas è il Times che cita varie fonti, tra cui Mahmoud Al Zahar, uno dei co-fondatori del movimento, che punta il dito contro Israele. Secondo al-Zahar, i sicari sono arrivati a Dubai con passaporti falsi al seguito del ministro israeliano delle Infrastrutture Uzi Landau, il primo a visitare gli Emirati.
Quando, poco dopo ora di pranzo, Al Mabhouh è stato trovato morto nel suo letto nel lussuoso hotel Al Bustan Rotana, i medici hanno diagnosticato un infarto. Ma gli uomini di Hamas hanno voluto vederci chiaro e hanno mandato un campione di sangue a un laboratorio parigino. Dopo nove giorni è arrivata la risposta: Al Mabhouh è stato avvelenato.

Era a Dubai per acquistare armi per il movimento fondamentalista palestinese, era partito con un passaporto falso, ma i servizi israeliani, secondo il quotidiano londinese, erano sulle sue tracce già alla partenza da Damasco, con il volo EK 912 della Emirates.
Hamas ha accusato Israele di aver portato la guerra in territorio straniero e ha annunciato che si vendicherà colpendo funzionari dello stato ebraico in Europa.

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