La caduta degli dei del tennis mondiale: dopo la sconfitta del virtuale numero uno Carlos Alcaraz (lo sarà ufficialmente da lunedì 22 maggio), anche il pluricampione serbo Novak Djokovic (da lunedì prossimo numero due del mondo) deve abbandonare gli Internazionali di Tennis di Roma dopo la sconfitta, netta, contro il fortissimo danese Holger Rune, numero 7 del ranking Atp con il punteggio di 6-2 4-6 6-2. È lui il primo semifinalista di questa edizione dove affronterà il vincitore della sfida tra il norvegese Casper Ruud e l'argentino Francisco Cerundolo.
Una gara senza storia
Il sei volte vincitore del torneo che si svolge da 80 anni al Foro Italico sembrava un'altra persona rispetto al Djokovic che tutti abbiamo imparato a conoscere: falloso come non mai, nervoso, sembrava non trovasse mai la posizione giusta in campo; il 20enne danese, con un tennis solido lo ha domato facilmente già nel primo set che si è chiuso con il punteggio di 6-2 in soli 38 minuti. Soltanto la pioggia poteva dare un alito di speranza al serbo e, puntuale, ecco l'ennesima sospensione di questo torneo che sembra giocarsi in autunno: su un secondo set comunque più equilibrato, l'arbitro ferma per un'ora scarsa l'incontro sul punteggio di 5-4 Djokovic con il servizio di Rune che si trovava sotto 0-30. Alla ripresa, però, il giovane talento sbaglia entrambe le battute e Novak chiude vincendo 6-4.
Terzo set: la gara cambierà? Nemmeno per idea, Rune è troppo forte, non sbaglia nulla e sembra di rivivere il primo set: due break consecutivi portano il danese sul 4-0, poi si va sul 5-1 e sul proprio turno di battuta chiude l'incontro 6-2. Felice ed emozionato per la sua prima volta in semifinale a Roma, al termine dell'incontro ha scritto il nome della città sulla telecamera corredandola con la firma e un cuore.
Le dichiarazioni di Rune
A chi gli ha chiesto se fosse lui il nuovo 'bad boy' del tennis ha risposto "gioco solo con molta passione, non so perché dovrebbe essere considerata una cosa da cattivo ragazzo. Un bad boy rompe le racchette, io non non l'ho mai fatto". Sulla gara contro Djokovic ha spiegato che si è trattato di "un grande match, ho iniziato forte. Gestire la pioggia è stato un pò difficile - ha raccontato il danese - In passato dissi di voler vincere più Roland Garros di Nadal? Intanto vinciamone uno... Ho già detto che il mio obiettivo quest'anno è vincere uno Slam, e lo ripeto ora. Spero di battere il record di Nadal, ma anche se non ce la facessi, andrebbe bene lo stesso".
"Ha giocato troppo bene"
Sporivamente, in conferenza stampa Djokovic ha ammesso la superiorità dell'avversario "Rune stava solo meglio. Ha giocato troppo bene per me e ha mantenuto i nervi saldi, meritando di vincere". Alla domanda della stampa presente in sala su quali consigli potrebbe dare al giovane talento danese ha risposto di non averne, "anzi sarò io a chiederli visto che mi ha battuto già due volte...". Il campione serbo ha chiamato in causa il meteo per provare a giustificare le non brillanti prestazioni che lo hanno portato alla clamorosa eliminazione ai quarti di finale. "Non ricordo così tanti giorni di pioggia da quando gioco a Roma - dichiara - Le condizioni erano difficili e il gioco molto più lento".
A tal proposito, è tornato d'attualità il tema della copertura del Centrale per evitare il rinvio delle gare e che le condizioni atmosferiche possano influire negativemente sul torneo. "Questo è un dibattito per ogni torneo ed è un investimento enorme. Non so quali siano le regole qui, se possono costruire o meno qualcosa. Ma ho sentito che a causa dei monumenti, della protezione del sito, ovunque a Roma, è molto difficile ottenere i permessi per fare qualsiasi tipo di espansione".
Alla fine, però, spiega che la pioggia va accettata. Un cenno finale lo ha riservato anche al prossimo Roland Garros per il quale "mi sento fiducioso, ma se sarà l'edizione più aperta degli ultimi 20 anni dipenderà dalla presenza o meno di Nadal."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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