"Non ho fatto nulla di sbagliato". Sinner fa chiarezza sul doping

Sinner non si nasconde dopo la positività accidentale a Indian Wells: "La gente sa chi sono io, chi mi conosce sa che non ho mai violato le regole e non farei nulla di illegale"

"Non ho fatto nulla di sbagliato". Sinner fa chiarezza sul doping
00:00 00:00

Concentrarsi solo sul tennis senza pensare a tutto il resto: è quello che proverà a fare Jannik Sinner, dopo la conferma della sua positività accidentale al doping e la sua assoluzione da parte dell'Itia. Così apparentemente sereno, si è presentato al media day degli Us Open, ultimo Slam della stagione al via il 26 agosto a Flushing Meadows. Il numero uno al mondo ha parlato per la prima volta ai giornalisti in seguito alla positività al Clostebol, riscontrata durante il torneo di Indian Wells.

"Sono contento della vittoria di Cincinnati, è stata una vera iniezione di fiducia, non vedo l’ora di giocare questo torneo. Non è ideale dover gestire una questione come quella della mia positività prima di uno Slam. Non ho fatto nulla di sbagliato, ho giocato per mesi con questa cosa in testa. È un sollievo aver avuto questo risultato. Cercherò di giocare e divertirmi in questo splendido torneo" le prime parole dell'azzurro.

Sinner, a proposito di ciò, ha confermato la separazione con il fisioterapista Giacomo Naldi e il preparatore atletico Umberto Ferrara: "Hanno dato un contribuo molto importante alla mia carriera finora. Ora, però, a causa di questo errore, non ho più la fiducia per continuare a lavorare con loro, e c’è bisogno di un po’ di aria nuova nel team".

Una vicenda complicata ricostruita passo passo così dallo stesso Jannik: "Quando mi hanno informato che ero positivo, inizialmente abbiamo cercato di capire che sostanza fosse, e Umberto ha capito immediatamente che era il suo spray. In base a quella rivelazione, abbiamo risposto immediatamente alle autorità e quello è stato il motivo per cui sono riuscito a giocare. Sapevamo tutto, sapevamo da dove veniva la sostanza e come era entrata nel mio corpo. Ovviamente ero preoccupato, perché sono sempre stato molto attento, e ho sempre cercato di comportarmi onestamente in campo".

Non sono mancate accuse, soprattutto da parte dei tennisti Kyrgios e Shapovalov. Alle tante illazioni ricevute in questi giorni, riguardo un presunto trattamento diverso, Sinner ha risposto così: "Ogni giocatore che viene trovato positivo deve attraversare lo stesso processo, non ci sono scorciatoie. Capisco la frustrazione degli altri giocatori che magari hanno dovuto aspettare tanto tempo per essere giudicati, ma può darsi che loro non sapessero da dove veniva e come era entrato nel mio organismo. Noi abbiamo capito tutto immediatamente. Chi mi conosce sa che non ho fatto e non farei mai nulla che va contro le regole. È stato molto difficile per il mio team, e lo è ancora. In questi momenti si vede chi sono i tuoi amici e quelli che non lo sono".

Verso gli Us Open

Oggi intanto Sinner ha avuto il primo assaggio dell'Arthur Ashe. Il numero uno al mondo si è allenato con Grigor Dimitrov, osservato dai coach Darren Cahill e Simone Vagnozzi. Con il bulgaro, Sinner non ha giocato un set di allenamento ma solo palleggi per affinare i colpi da fondo e a rete. É apparso concentrato, ancora cauto nella ricerca della palla dalla parte del diritto dopo i problemi all'anca. Bello e significativo l'applauso riservato all'italiano all'ingresso sul campo. Una dimostrazione d'affetto importante e ben accolta in un momento complicato come questo.

Programmata anche una doppia seduta di allenamento con l'amico Hubert Hurkacz: un'ora sul Centrale, poi un'altra sul campo di allenamento 3. Si tratta solo del primo assaggio dell'avvicinamento verso il match d'esordio contro Mackenzie McDonald.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica