
Un duro colpo inferto alla leadership e alle capacità operative dell'Isis, che perde il suo leader in Iraq. La conferma è arrivata da Donald Trump, che sul social Truth ha ufficializzato la notizia della morte di Abdallah Makki Muslih al-Rifai, conosciuto anche come Abu Khadija, insieme a un altro componente dell'organizzazione terroristica. L'operazione è stata portata avanti dai membri del servizio di intelligence nazionale iracheno e dalle forze della coalizione guidata dagli Stati Uniti, in coordinamento con il governo regionale curdo.
Un funzionario della sicurezza ha fatto sapere che l'attacco aereo ha riguardato la provincia di Anbar, nell'Iraq occidentale. Abu Khadija, descritto come il vice califfo dell'Isis, era una figura chiave nello Stato Islamico: era responsabile delle "operazioni esterne" ed era candidato a diventare a stretto giro il leader dell'organizzazione. Si ritiene che abbia svolto un ruolo di primo piano non solo nel coordinamento degli attacchi degli ultimi anni, ma anche nel reclutamento di combattenti.
Il terrorista si occupava delle operazioni, della logistica e della pianificazione a livello globale; inoltre dirigeva una parte importante delle finanze del gruppo. La conferma dell'identità di Abu Khadija è avvenuta grazie a un riscontro del Dna raccolto in un precedente raid a cui era sfuggito. Michael Erik Kurilla, comandante dello United States Central Command, ha assicurato: "Continueremo a uccidere i terroristi e a smantellare le loro organizzazioni che minacciano la nostra patria e il personale degli Stati Uniti, degli alleati e dei partner nella regione e non solo".
"Oggi è stato ucciso il leader fuggitivo dell'Isis in Iraq. I nostri intrepidi combattenti gli hanno dato caccia senza tregua. La sua miserabile vita è stata interrotta. La pace attraverso la forza!", ha scritto Trump. La notizia è stata commentata con estrema soddisfazione anche da Mohammed Shia al-Sudani, primo ministro iracheno, secondo cui Abu Khadija era considerato "uno dei terroristi più pericolosi in Iraq e nel mondo".
Fondamentale si è rivelata la sinergia tra gli uomini dell'Iraqi National Intelligence Service, del Joint Operations Command e delle International Coalition Forces.
"Ci congratuliamo con l'Iraq, gli iracheni e tutti i popoli amanti della pace per questo importante risultato in materia di sicurezza", ha concluso al-Sudani. Nonostante il gruppo estremista abbia perso gran parte del suo controllo territoriale, rappresenta ancora una minaccia per la sicurezza. Ma la morte di Abu Khadija è una pessima notizia per l'Isis.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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