Torino, in fila per la Sindone

Aperta ufficialmente l'ostensione della Sindone. Il cardinale Poletto: "C’è gente attirata per la fede e qualcuno inconsciamente. Le persone sentono questa calamita anche senza rendersene conto". In visita anche Cota, Chiamparino, Marchionne e Montezemolo

Torino, in fila per la Sindone

Torino - L'attesa è finita, il grande giorno dell'ostensione della Sindone è arrivato. Si calcola che sino al 23 maggio saranno circa due milioni i fedeli che si recheranno nel duomo di Torino per ammirare la sacra reliquia, 46mila solo nella prima giornata. A chi gli chiedeva come mai così tante persone sono accorse a Torino per questa occasione il cardinale Severino Poletto, arcivescovo di Torino, ha risposto in questo modo: "Gesù cristo ha detto una frase del vangelo secondo Giovanni. Quando io sarò innalzato da terra sulla croce attirerò tutti a me. Gesù ha detto tutti -non qualcuno. Vuol dire che c’è gente attirata per la fede e qualcuno inconsciamente. Perché c’è un fascino. E la gente sente questa calamita anche senza rendersene conto".

Aperta l'ostensione "Con questa solenne cerimonia diamo inizio all’ostensione della Sindone". Sono le parole con cui il cardinale Poletto ha aperto ufficialmente l’ostensione della Sindone. Alla cerimonia eucaristica presieduta partecipano tutti i vescovi del Piemonte che hanno fatto ingresso nel Duomo di san Giovanni in processione. La messa è seguita da 99 televisioni.

Cota: fa riflettere sui problemi La Sindone "fa riflettere sui problemi che ci sono e sulle tante questioni da affrontare". Questo il pensiero del neo presidente della regione Piemonte Roberto Cota, al termine della visita. "L’avevo già vista tanti anni fa - ha aggiunto Cota - nel 1978, quando avevo soltanto 10 anni. Era stato un forte impatto emotivo personale. Sono cattolico e vivo questo evento interiormente". Cota ha poi aggiunto che la Sindone "ha un significato personale e interiore che induce a riflessioni personali".

Chiamparino: stimolo alla riflessione L’ostensione della Sindone "è uno stimolo potente alla riflessione, anche di tipo morale oltre che sociale, culturale e politico". Lo ha detto, lasciando il duomo di Torino, il sindaco della città, Sergio Chiamparino, che ha ricordato che l’ostensione "deve essere presa per quello che è, un evento religioso che induce tutti, credenti e non, a una riflessione profonda". Il primo cittadino di Torino ha poi aggiunto che il tema stesso dell’ostensione, passio Christi passio omini, è "molto illuminante. C’è una sofferenza dell’uomo - ha concluso Chiamparino - di fronte alle sfide del nuovo millennio rispetto alla quale siamo tutti obbligati a riflettere e a trovare soluzioni".

Marchionne: esperienza significativa "Un’esperienza personale significativa". Così l’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, al termine della visita in anteprima al sacro telo, accompagnato da Luca Cordero di Montezemolo.

Duemila i giornalisti A Torino sono arrivati duemila giornalisti da tutto il globo. Più di quattromila volontari in casacca viola accorsi da tutta Europa e da oltreoceano per dare una mano all’imponente organizzazione. 

Prima ostensione dal 2002 Il telo viene esposto per la prima volta pubblicamente dopo l’intervento di conservazione effettuato nel 2002 che ha restituito un’immagine meglio visibile, senza le toppe apposte dopo l’incendio avvenuto nel 1532 a Chambéry.

Misure di sicurezza Massima sorveglianza per il grande evento da parte delle forze dell’ordine, coordinate dal prefetto di Torino Paolo Padoin. Per l’occasione stanno arrivando da tutta Italia circa 200 rinforzi, tra polizia e carabinieri. Telecamere di ultima generazione con sensori antiterrorismo inoltre vigileranno sul sacro volto.

La visita del Papa L’attesa più grande però è per la visita di Papa Benedetto XVI di domenica 2 maggio.

Alle 10 il Santo padre celebrerà la messa in piazza san Carlo e guiderà poi la recita del Regina Caeli. Nel pomeriggio, dopo un incontro con i giovani della diocesi, si recherà in Duomo per la sosta di venerazione davanti alla Sindone e una riflessione sui temi dell’Ostensione.  

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