Turchia: picchia la moglie, condannato dal giudice a regalarle fiori per 5 mesi

Hayrettin Cetintas in tribunale si era difeso dicendo «non adempiva ai doveri coniugali» e si era sposato con rito religioso un'altra donna. Dovrà comprarle un mazzo di fiori almeno una volta alla settimana. E sarà obbligato a regalare 5 libri al figlio

Picchiava sua moglie e lei lo ha denunciato. E il tribunale di Diyarbakir, nel sud-est della Turchia a maggioranza curda, ha deciso che il colpevole dovrà regalare alla sua consorte fiori per cinque mesi, con cadenza settimanale. La strana e in qualche modo romantica sentenza viene resa nota del quotidiano Zaman. Il reo si chiama Hayrettin Cetintas, accusato di percosse ai danni della consorte. In tribunale il marito poco virtuoso si era difeso dicendo che picchiava la moglie perché non adempiva ai suoi obblighi coniugali. L'uomo era così poco soddisfatto dal suo matrimonio che aveva anche preso una seconda moglie, sposata con rito religioso in moschea (imam Nikahi) che in Turchia non ha alcun valore legale, ma solo simbolico. «Non sarei stato sposato con la mia seconda moglie per molto -ha sostenuto Cetintas - Nelle famiglie a volte ci sono problemi. Ma la mia seconda moglie è una persona molto aperta e affabile, invece la prima era diventata veramente insostenibile. Lavoro come portinaio, la sera torno a casa stanco. Chiedevo a mia moglie di aiutarmi e lei mi rispondeva che se ne voleva andare. Sì, posso avere usato violenza nei suoi confronti e in quelli di nostro figlio».

L'uomo ha poi ammesso che non ricordava quando era convolato a nozze con la prima moglie. Da qui l'idea del giudice di condannarlo a comprare dei fiori alla sua sposa legittima almeno una volta alla settimana per cinque mesi. A figlio invece dovrà regalare cinque libri.

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