Massimo Giletti è pronto a tornare sul piccolo schermo. Dopo l'addio a dir poco burrascoso a La7, il giornalista ha accettato la corte della Rai: viale Mazzini sarà casa sua sicuramente per i prossimi cinque mesi, ma non è da escludere un accordo più lungo. In una lunga intervista ai microfoni del settimanale Gente in edicola da venerdì 5 gennaio, il sessantaduenne è tornato a parlare della chiusura del suo programma "Non è l'Arena" e non è andato per il sottile nei confronti del suo ex datore di lavoro, l'editore Urbano Cairo: quanto accaduto lo considera "tradimento di una persona che consideravo un fratello - il j'accuse del torinese - non voglio parlare della questione giudiziaria, entro nel merito di quella umana".
"Non mi sarei mai aspettato che la persona che mi abbracciò quando morì mio padre e che mi trovai all’improvviso alle spalle nella giornata in cui lo seppellivo, potesse, senza dirmi nulla, senza neppure guardarmi negli occhi, senza darmi una parvenza di motivazione, chiudere non solo un programma, ma chiudere un rapporto umano", ha aggiunto Giletti prima di soffermarsi sulle ragioni di questa frattura. A suo avviso, affrontando certi temi delicatissimi la libertà è venuta meno. Ma non solo, forse nemmeno Cairo può dire quale sia la verità dietro a tutto ciò: "Non siamo pronti per aprire certi cassetti, evidentemente. Forse Cairo non poteva dirmela, la verità. Non è detto che io sia solo, ho semplicemente tutelato chi c’è".
Guardando al domani, Giletti ha spiegato che farà un passo avanti con la Rai, con una serie di eventi interessanti nei prossimi cinque mesi: nessuna anticipazione sul progetto in ballo, ma sarà qualcosa di nuovo per le reti di Stato. Ma la stagione 2024/2025 rappresenta ancora un'incognita, rimarcando di avere più offerte sul tavolo:"Trovo però che tentare di dare fiducia alla Rai in questo momento sia un atto sensato. Qualsiasi altra scelta farà rumore. Vedremo".
Il giornalista nelle ultime settimane ha ricevuto grandi attestati di stima da viale Mazzini, a partire dai complimenti Angelo Mellone, direttore dell’intrattenimento daytime di RaiUno:"Ricevere apprezzamenti da un importante dirigente di Raiuno non può che fare piacere, però la definizione di quello che sarà il mio futuro in Rai, nella stagione 2024-2025, è ancora lontana dall’essere conclusa". L'immediato futuro di Giletti è dunque scritto, ma non il resto: dalla permanenza in Rai a possibili nuove avventure su altre emittenti - al momento ignote - la partita è apertissima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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