Dopo il salvagente della Banca centrale europea, con il via libera all’acquisto dei titoli di Stato italiani, a meno di ventiquattr’ore di distanza l’Italia strappa anche il timbro sul brevetto per navigare nella tempesta della crisi. In giornate di acque agitate sui mercati finanziari, la metafora è lecita per spiegare l’intervento del presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. Il quale ha scelto ieri il social network Twitter per stilare - in un momento in cui gufi e sciacalli sono in agguato - la sua pagella: il nostro Paese è promosso. E non soltanto. «Accolgo con favore le decisioni prese da Italia, Spagna e Bce, che contribuiranno alla stabilità finanziaria dell’eurozona».
Un messaggio chiaro e forte a tutti: governanti, analisti e speculatori. Dettato da Van Rompuy in maniera originale alla platea della Rete, come aveva fatto del resto dando l’indiscrezione in tempo reale sulla nomina di Mario Draghi al vertice dell’istituto centrale europeo. Stavolta in 1.024 caratteri arriva il giudizio sulla manovra straordinaria del governo e su come gli Stati membri stanno reagendo agli attacchi in Borsa. «Accolgo con favore le decisioni prese durante il fine settimana sia a livello europeo sia nazionale, in Italia e Spagna per rafforzare la disciplina fiscale e la crescita, e da parte della Bce per quanto riguarda l’attiva implementazione del suo programma per i mercati delle securities», scrive da Bruxelles il premier Ue. Allo stesso modo accolta «con favore» la «stretta collaborazione a livello globale di G7 e G20 - le riunioni tra membri dei governi protrattesi fino a tarda notte di domenica, ndr - per gestire le sfide correnti che sia l’eurozona sia gli Usa si trovano ad affrontare». Ma c’è pure il nodo del potenziamento del fondo salva Stati, le cui modifiche sono state varate al summit Eurogruppo del 21 luglio scorso a Bruxelles. Così Van Rompuy ieri: «Sono rincuorato dalla determinazione dei capi di Stato e di governo dell’eurozona per mettere in atto prioritariamente tutte le decisioni prese dal vertice del 21 luglio e la riconvocazione anticipata di diversi Parlamenti nazionali conferma la loro determinazione». Un placet dunque, all’iniziativa dei politici di rinunciare a un po’ di ferie per affrontare le difficoltà della congiuntura, nella speranza che sia qualcosa di più di un segnale. «L’approvazione urgente tra le altre cose delle nostre decisioni per rendere il fondo Efsf più efficiente e flessibile - sottolinea Van Rompuy - è decisiva per ripristinare la fiducia dei mercati».
Risposte concrete e monitoraggio continuo, è quello che serve per contrastare speculazione e rischio default. Il presidente del Consiglio Ue fa sapere di essere «costantemente in contatto» con il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, il presidente dell’Eurogruppo, Juncker, e «tutti i colleghi più direttamente coinvolti». Così come avrà «consultazioni ravvicinate con tutti gli Stati membri dell’area euro e le istituzioni europee per garantire che l’attuazione delle nostra decisioni sia puntuale e precisa». Domenica infatti Van Rompuy ha sentito per telefono il primo ministro greco Georges Papandreou, che ieri ha avuto un lungo colloquio anche con il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. A Papandreou preme la questione del rafforzamento del fondo di stabilità finanziaria: per la Grecia ballano altri 160 miliardi di euro di aiuti, di cui 50 dovrebbero arrivare dai privati, come stabilito dall’Eurogruppo.
Quanto all’acquisto da parte della Bce di Btp tricolori e Bonos spagnoli, gli analisti ritengono si tratti di un’operazione del valore tra i 3 e 5 miliardi di euro, ripartiti in proporzione alle emissioni dei due Paesi. Sono questi gli interventi «decisi» annunciati con l’auspicio che sui mercati si plachino i venti di bufera.
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