I legali del direttore del Tg4: "Non c’è mai stato alcun incontro nè alcuna chiamata" tra Emilio Fede e la giovane marocchina. Nel fascicolo non c’è prova che Fede abbia mai portato ad Arcore la ragazza"
Sangermano e Piero Forno, hanno chiesto il rinvio a giudizio di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti, nell’udienza preliminare sul "caso Ruby". Sono accusati di induzione e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile
E' stata fissata al prossimo 27 giugno l’udienza preliminare in cui il gup Maria Grazia Domanico dovrà decidere se rinviare o meno a giudizio Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora per favoreggiamento della prostituzione, anche minorile, nell’ambito del Rubygate
Secondo i legali del direttore del Tg4 il 14 febbraio 2010 la ragazza marocchina telefonò a Mora e non a Fede, come si deduce dai tabulati dell'inchiesta. Un "errore grossolano", accusano gli avvocati Pecorella e Alecci, che sarebbe alla base di tutta la costruzione accusatoria contro il loro assistito
Giallo sulle dichiarazioni della consigliera regionale del Pdl in una memoria difensiva di 12 pagine avrebbe "scaricato" sugli altri due co-indagati le responsabilità di reclutamento delle ragazze per le feste di Arcore. Ma il legale della Minetti smentisce tutto
Accusa e difesa hanno consegnato le liste dei testimoni in vista del processo che si aprirà il prossimo 6 aprile. Tra gli oltre 132 nomi presentati dalla procura Lele Mora, Emilio Fede e Spinelli. Ruby convocata anche dalla difesa. I pm: "Niente telecamere in aula"
Se ci fossero i democristiani di una volta si sarebbe trovato l’accordo, anzi la quadratura del cerchio: Ruby si sposa con il cognato di Fini e va a vivere nella casa di Montecarlo. L’igienista dentale Minetti viene affiancata dall’igienista mentale Binetti per una redenzione di Berlusconi a giorni alternati...
Processa Fede sulle vicende private di Berlusconi. Zittisce la D'Addario perché nega di aver preso soldi
Il direttore del Tg4 intervista da Lucia Annunziata su Rai3: "Nessuna delle ragazze è mai stata invitata da me a partire da Ruby". Poi chiarisce sulle feste: "Avevano uno svolgimento regolare e sicuro, ne posso essere testimone. Mai visto nulla di trasgressivo"
Dieci bugie spacciate con troppa sicurezza da magistratura, giornali, tifosi dell’inchiesta su Ruby. Un’indagine che è ancora in corso ma sembra già finita. Dieci verità mancate, figlie dell’euforia giacobina di questi giorni. Gli atti dell’inchiesta impugnati come forconi per far cadere l’odiato Cav