II ricorso del figlio del sindaco boss, rinviato a giudizio per la trattativa, ferma la decisione della Consulta. La Cassazione discuterà il 18 aprile. Prima i colloqui non potranno essere cancellati
Il giudice ha rigettato la richiesta di archiviazione dell'inchiesta sul denaro investito in Romania e che si sospetta sia parte dell'eredità del padre boss don Vito. Quattro mesi per il supplemento di indagine. E intanto saranno fatti altri accertamenti sull'esplosivo occultato
Il figlio del sindaco boss di Palermo da alcuni mesi era detenuto con l'accusa di detenzione di esplosivo. L'inchiesta ormai è chiusa, e secondo il giudice di Palermo la misura cautelare non è più necessaria
II pm si apprestano a chiedere il rinvio a giudizio del figlio del sindaco boss. È fallito il tentativo di accordo con i legali che volevano una pena inferiore a due anni. Il superteste caduto in disgrazia è anche indagato per calunnia a De Gennaro e per la trattativa Stato-mafia
Il Csm dà ragione al procuratore nazionale Piero Grasso nella diatriba sul caso Ciancimino: i verbali coperti da segreto andavano messi a conoscenza dell'organismo di coordinamento delle inchieste
Gli attriti tra le due procure ci sono stati ma sono stati completamente risolti. Chiuso il fascicolo aperto dopo l'arresto del figlio del sindaco boss in seguito alle polemiche tra i due uffici giudiziari siciliani
La Procura di Palermo ha disposto i domiciliari per Giuseppe Avara, che aiutò il figlio del sindaco boss a disfarsi dei candelotti che gli sarebbero stati inviati per intimidirlo
Con la testimonianza del procuratore capo di Caltanissetta Sergio Lari, il Csm ha completato il giro di audizioni. Tutti hanno confermato che gli attriti tra gli uffici giudiziari di Palermo e del capoluogo nisseno sono rientrati. Il fascicolo era stato aperto dopo l'arresto del figlio dell'ex sindaco boss
L'aspirante pentito nei guai per aver calunniato l'ex capo della Polizia De Gennaro cambia ancora versione sui candelotti scoperti nel giardino di casa sua dopo il suo arresto: adesso sostiene che gli furono recapitati da un anonimo ma nella sua casa emiliana
Secondo il gip di Palermo il figlio di don Vito potrebbe reiterare il reato o inquinare le prove. Escluso invece il pericolo di fuga